Un’analisi condotta da Nielsen Sports ha evidenziato una crescita di quasi 90 milioni di nuovi tifosi rispetto all’anno precedente per la F1 di proprietà di Liberty Media. La stagione 2025, iniziata con il Gran Premio d’Australia, ha visto il circuito di Melbourne, ad Albert Park, registrare il più alto numero di spettatori mai raggiunto per l’evento, con un totale di 465.498 presenze durante il weekend di gara.
Il successo della F1 di Liberty Media è attribuito a diversi fattori
Tra i mercati in espansione spiccano:
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La Cina, con un aumento del 39% dei fan grazie al ritorno del Gran Premio di Shanghai e alla presenza del pilota Zhou Guanyu come riserva Ferrari.
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Gli Stati Uniti, che con 52 milioni di tifosi e una crescita del 10,5% confermano la loro posizione di leader.
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Altri Paesi, come il Canada (+32%), l’Argentina e l’Arabia Saudita (entrambi +25,5%), hanno contribuito significativamente all’espansione.
Caso emblematico è quello dell’Argentina: l’interesse è stato alimentato dall’arrivo di Franco Colapinto, primo pilota argentino in griglia dal 2001, attualmente riserva Alpine. Addirittura, ci sono idee in ballo per portare la Formula 1 ad avere un Gran Premio in Argentina, il secondo in Sud America.
Anche l’audience televisiva ha segnato record, con incrementi superiori al 10% rispetto al 2023 in diverse gare, tra cui i Gran Premi di Miami, Canada e Regno Unito. A livello digitale, i video di highlights della F1 su YouTube hanno totalizzato 233 milioni di visualizzazioni, con gli Stati Uniti in testa (31,5 milioni), seguiti dal Regno Unito (25 milioni) e dall’India (13 milioni).

Se da un lato questi numeri fanno felici gli uomini di Liberty Media, dall’altro, in Europa, il quadro non è altrettanto positivo. Proprio ieri vi avevamo parlato degli ascolti non proprio soddisfacenti della diretta in chiaro del Gran Premio di Cina in Germania (link).
Seppur con tutte le attenuanti del caso, questi dati fanno molto riflettere a Englewood, sede di Liberty Media. I numeri deludenti registrati in Germania, uno dei Paesi con maggiore tradizione nel motorsport, stanno spingendo Liberty Media a rivolgere sempre più l’attenzione verso il Medio Oriente, il Sud-Est asiatico e gli Stati Uniti.
Più di recente, un’altra grande major americana, la WWE, ha tenuto un tour in Europa, toccando anche l’Italia, precisamente Bologna, con uno dei suoi show di punta, “SmackDown”, trasmesso a livello globale. Le arene europee sono andate tutte sold-out, con il pubblico in visibilio per i propri beniamini. Liberty Media non dovrebbe guardare solo ai profitti e agli ascolti, ma prendere esempio dalla WWE e credere ciecamente nel pubblico europeo, lo zoccolo duro della F1.
I nuovi spettatori che ha guadagnato oggi sono volatili: ora ci sono, domani chissà. Invece, il pubblico europeo c’è sempre stato e sempre ci sarà. Liberty Media, non dimenticare la vecchia e cara Europa!