F1 – Un terremoto giudiziario ha scosso Singapore, città-Stato del sud-est asiatico. Protagonista della vicenda è Ong Beng Seng, miliardario malese con cittadinanza singaporiana, accusato di corruzione dal tribunale ministeriale di Singapore, nel più grave caso dal 1980.
Ong Beng Seng, 78 anni, attivo nel settore immobiliare, è stato accusato di corruzione di un pubblico ufficiale e di ostruzione alla giustizia. Il magnate è stato arrestato nel luglio 2023, per poi essere rilasciato su cauzione. Ha rifiutato il patteggiamento e andrà a giudizio venerdì 15 novembre.
Seng, proprietario della catena di hotel di lusso “Hotel Properties Ltd.”, è noto soprattutto per aver portato la F1 a Singapore nel 2008, organizzando il primo Gran Premio notturno nella storia della categoria. Il suo patrimonio netto è stimato in 1,15 miliardi di dollari.
Seng è accusato di aver corrotto l’ex ministro dei trasporti S. Iswaran, il quale ha già ricevuto una condanna a 12 mesi di reclusione. Non si assisteva a uno scandalo politico-giudiziario di tale portata a Singapore dal 1986.
Si ritiene che Ong abbia offerto al ministro biglietti per il Gran Premio di Singapore e per partite della Premier League, oltre all’uso del suo jet privato. Il contratto del Gran Premio di Singapore scade nel 2028, ma la città-Stato, alla luce dello scandalo, sembra intenzionata a rinegoziarlo.
Il ministro Iswaran è stato una figura chiave nel progetto del Gran Premio di Singapore, fin dalla candidatura della città-Stato per ospitare la F1. Dal 2008 ad oggi, l’evento ha generato tra 1,5 e 2 miliardi di dollari di entrate, grazie all’afflusso turistico.
Il futuro del Gran Premio di Singapore è incerto e non è garantito che possa arrivare fino al 2028. Intanto, altri Paesi del sud-est e dell’est asiatico, come la Thailandia con Bangkok e la Corea del Sud con Incheon, si preparano ad ospitare la F1. I riflettori su Marina Bay rischiano di spegnersi definitivamente.