Il fresco quattro volte campione del mondo di F1, il pilota olandese della Red Bull Max Verstappen, ieri sera, a Kigali, capitale del Ruanda, ha ricevuto il suo quarto trofeo da campione del mondo di F1. Poco prima del galà, aveva partecipato a lavori socialmente utili, incontrando la comunità automobilistica ruandese, pena comminatagli dopo la parolaccia scappatagli durante la conferenza stampa pre-Gran Premio di Singapore.
Sempre nella giornata di ieri, nel pomeriggio, le 10 scuderie hanno pubblicato una lista provvisoria dei loro piloti e dei relativi numeri di gara (consultabile qui), con un’unica eccezione. La casella vacante era quella della Visa CashApp Racing Bulls, che riportava solo il nome del pilota giapponese Yuki Tsunoda.
Sergio Pérez, vincitore del premio “Action of the Year” grazie al doppio sorpasso su Fernando Alonso e Carlos Sainz, secondo la lista citata sopra, sarà il compagno di squadra di Verstappen per il quinto anno consecutivo. Tuttavia, per il pilota di Guadalajara, le possibilità di rimanere a bordo della Red Bull sono poche.
Il suo posto sembra destinato al neozelandese Liam Lawson, pilota giramondo e pupillo di Helmut Marko, a discapito di Yuki Tsunoda. Lawson, tuttavia, non gode al momento del favore di fan, appassionati e addetti ai lavori, che lo definiscono, senza averlo ancora visto al fianco di Verstappen, come un “cavalier servente”.

Max Verstappen incarna appieno lo spirito Red Bull, scuderia che, fin dai tempi d’oro di Sebastian Vettel, ha sempre puntato sul fenomeno cresciuto in casa, dando poche possibilità ai secondi piloti, come accadde all’australiano Mark Webber.
Ma nel 2024 qualcosa è cambiato. In maniera radicale. La RB20, che sembrava poter garantire entrambi i titoli a Milton Keynes grazie al solo Verstappen, ha faticato enormemente, favorendo prima la McLaren e poi la Ferrari, chiudendo il campionato sul gradino più basso del podio tra i costruttori.
Le pessime prestazioni di Pérez hanno contribuito alla débâcle della corazzata anglo-austriaca, aprendo riflessioni che stanno portando al suo probabile allontanamento. È comprensibile il peso di Marko nel voler dare un sedile a un suo pupillo, ma la Red Bull si è fatta sfuggire un pilota di altissimo livello come Carlos Sainz, che ha dimostrato, nel corso della sua carriera, di migliorare il team per cui lavora: leggi l’approfondimento.

Tsunoda, dal carattere peperino, sembra più pronto rispetto a Lawson a reggere la pressione di un pilota come Verstappen. Tuttavia, se fosse per il talento di Hasselt, Pérez resterebbe saldamente al suo posto.
Max Verstappen è senza dubbio il pilota più forte in griglia, ma deve dimostrare di poter battere un compagno di squadra quasi al suo livello. Sainz avrebbe rappresentato una vera sfida.
La Ferrari e la McLaren, per il 2025, si preparano ad essere più agguerrite che mai. La Rossa ha appena ingaggiato il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, con Leclerc pronto a non tirarsi indietro in una sfida con l’eptacampione, così come Norris e Piastri in McLaren.
Possiamo solo sperare che, se Lawson dovesse guidare per la Red Bull, riesca a raggiungere un livello tale da mettere Verstappen in difficoltà. L’olandese deve dimostrare di essere il più forte anche all’interno di una scuderia che lo ha proclamato re indiscusso.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, FIA