Nei circuiti urbani della Formula 1 i tombini rappresentano una sfida ricorrente che può causare interruzioni durante le sessioni. Un esempio emblematico è il Gran Premio di Las Vegas: nella prima edizione del 2023, la prima sessione di prove libere fu annullata dopo che un tombino, staccatosi dalla sua sede, colpì e danneggiò il telaio della Ferrari SF-23 di Carlos Sainz scatenando un vero e proprio putiferio.
Ieri, sullo stesso tracciato, la seconda sessione di prove libere è stata interrotta due volte per un tombino non fissato adeguatamente, con bandiera rossa esposta per riparazioni e i piloti costretti a rientrare ai box. Questi episodi sollevano interrogativi sul debutto del Gran Premio di Spagna a Madrid, al Madring, un nuovo tracciato urbano di 5,4 km che entrerà nel calendario nel 2026, ma che sembra aver anticipato e risolto tali rischi.
I circuiti cittadini come Las Vegas espongono le monoposto ad alta velocità a infrastrutture urbane non progettate per sollecitazioni estreme, con i tombini che possono vibrare o staccarsi sotto il peso e la velocità delle F1. A due anni dall’incidente del 2023, Las Vegas continua a lottare con questi problemi, evidenziando come le piste urbane richiedano adattamenti specifici per evitare ritardi e danni costosi.
Per il Madring, le aspettative erano di potenziali complicazioni simili, data la natura cittadina del tracciato che attraversa vie pubbliche. Tuttavia, gli organizzatori del Gran Premio, tramite il loro sito ufficiale, a mo’ di stoccata al GP di Las Vegas e ai suoi promoter tra cui Liberty Media, che è proprietaria della massima categoria del motorsport, hanno indicato che tali ostacoli non si presenteranno, grazie a interventi mirati eseguiti in fase di progettazione e costruzione, che distinguono questo circuito da altri come quello americano.

Soluzioni tecniche adottate per il Gran Premio di Spagna di F1
Il punto di forza del Madring risiede nell’assenza totale di grate delle fogne lungo l’intero percorso di 5,4 km. Le prime fasi dei lavori di costruzione hanno dato priorità alla deviazione di tutti i servizi sotterranei, inclusi forniture idriche, elettriche e di scarico, con un trasferimento completo del sistema fognario lontano dalla traiettoria delle monoposto.
Queste modifiche infrastrutturali eliminano alla radice il rischio di vibrazioni o distacchi causati dal passaggio dei veicoli, garantendo una superficie sicura e priva di elementi urbani pericolosi. A differenza di Las Vegas, dove i tombini rimangono integrati nel layout, Madrid ha optato per una riprogettazione proattiva, rendendo il tracciato immune da interruzioni di questo tipo.
Con queste precauzioni, il Gran Premio di Spagna si preannuncia come un evento fluido e privo di intoppi legati alle infrastrutture, contrapposto alle difficoltà persistenti come quelle di Las Vegas. Questo approccio preventivo non solo minimizza i rischi operativi, ma anche i costi associati a riparazioni d’urgenza o cancellazioni di sessioni, permettendo alla Formula 1 di concentrarsi sulla competizione pura. In un contesto di espansione dei Gran Premi urbani, Madring funge da modello per future piste, dimostrando come la pianificazione anticipata possa trasformare potenziali debolezze in punti di forza.
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Crediti foto: Lucas Peltier-Imagn Images, Madring



