Con il Gran Premio d’Ungheria, la F1 ha preparato le valigie per andare in vacanza in vista della fase conclusiva stagionale. Questo campionato – almeno sulla carta – avrebbe dovuto mostrare una sorta di continuità con quanto visto nell’annata passata. Del resto, da Abu Dhabi in poi, con l’introduzione del nuovo regolamento FIA, le vetture a effetto suolo saranno solamente un lontano ricordo. Dunque, se alla vigilia di Melbourne tutti si aspettavano una distanza tra le vetture simile al 2024, la pista ha poi mostrato dei risultati sorprendenti.
In effetti, la griglia dei valori in pista ha assistito a un capovolgimento specialmente nelle posizioni che vanno dal decimo al quinto posto. I primi quattro team continuano a gareggiare in un campionato a parte, mentre la lotta per la P5 è abbastanza viva. Molte squadre hanno deluso. Altre, al contrario, sono state protagoniste di una clamorosa risalita. C’è chi è riuscito ad arrivare a un clamoroso podio – favorito dalle condizioni di caos create dalla pioggia – come Nico Hulkenberg, chi rimane plafonato nella solita posizione a causa della mancanza di continuità di risultati.
Se da un lato è ormai scontato quale team riuscirà a portarsi a casa entrambi i Titoli Mondiali, dall’altro la lotta per il quinto posto sta entrando in una fase abbastanza calda. Visti gli investimenti di Aston Martin, raggiungere questo piazzamento sembra il minimo, ma c’è una Williams che rispetto all’anno scorso ha compiuto un enorme progresso. Andiamo nei dettagli.
Williams-Aston Martin: c’è chi sale e chi scende
Aston Martin è una delle compagini più chiacchierate del paddock, ma non per i risultati in pista. A fronte dei numerosi investimenti – sia nel personale che nelle infrastrutture – gli addetti ai lavori vedono nella squadra di Silverstone una contendente al Titolo 2026. Come previsto alla vigilia di questa stagione, la “verdona” non è mai stata indicata come possibile outsider, anche perché Adrian Newey si sta concentrando sulla macchina del futuro.
Tuttavia, in F1 non puoi mai permetterti di adagiarti sugli allori. In uno sport in costante innovazione, il rilassamento può comportare la perdita di prestazione. Se nel 2024 la vettura di Lance Stroll e Fernando Alonso si trovava in una comoda quinta posizione senza degni avversari, quest’anno c’è una scuderia che ha sorpreso tutti: la Williams.

L’ingaggio di Carlos Sainz aveva sicuramente gasato i tifosi di questa nobile squadra, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che grazie al lavoro svolto dagli ingegneri di Grove, la Williams potesse occupare il ruolo di quinta forza del campionato, considerando la penultima posizione ottenuta nella passata stagione. Infatti, da vettura che raramente accedeva alla zona punti, la FW47 è ormai diventata una monoposto che si aggira spesso nella top ten, ottenendo sporadicamente quei quarti e quinti posti che le permettono di accumulare un bottino di punti importanti, soprattutto con Alexander Albon.
L’unica nota negativa è il fatto che la Williams non riesca mai a performare bene con entrambi i piloti. Se Albon fa bene Sainz fatica, e viceversa. Se James Vowles riuscisse a scogliere questo nodo, la compagine di Grove potrebbe ottenere un clamoroso quinto piazzamento che fino all’anno scorso era impensabile. Questo risultato darebbe fiducia a una squadra che ambisce a ritornare ai vertici della F1 con il nuovo regolamento.
Haas-Visa Cash App RB: due team destinati a rimanere per sempre nelle retrovie?
Alla luce delle attuali prestazioni della Red Bull, Helmut Marko ha ironizzato affermando che Max Verstappen potrebbe correre qualche gara con la RB. Tralasciando l’ironico consulente austriaco, la RB – essendo il team satellite di Red Bull – sembra destinata a esercitare un ruolo di comprimario nel mondo della F1. Nei circuiti adatti alle caratteristiche della VCARB 02, Isack Hadjar è stato protagonista di prestazioni solide che lo hanno candidato a favorito per il premio miglior rookie dell’anno.
Anche Liam Lawson sta ultimamente ritrovando la velocità che lo ha contraddistinto nel finale della scorsa stagione. Sarà curioso scoprire se i faentini riusciranno a continuare con questo trend anche dopo la promozione in Red Bull di un leader come Laurent Mekies. Adesso è tutto nelle mani di Alan Permane.

La Haas è l’unica squadra che ha mantenuto la stessa costanza dell’anno scorso, il che può essere considerato positivo in vista del 2026. Ayao Komatsu può dirsi soddisfatto della coppia piloti – Esteban Ocon e Oliver Bearman – che ha scelto per questo e il prossimo anno. Probabilmente, la costanza è quello che manca attualmente al team statunitense.
Sauber-Alpine: i francesi deludono, gli svizzeri sorprendono
Il caos societario che aleggia in casa Alpine si sta riflettendo nelle prestazioni in pista. Un team ufficiale che monta power unit Renault – la casa automobilistica orgoglio della Francia – in ultima posizione. Forse la situazione in Alpine merita un approfondimento a parte. Se alcuni colleghi non si sono risparmiati con gli elogi e gli encomi a Flavio Briatore, adesso sarebbe curioso scoprire cosa ne pensano veramente.
Escludendo le varie crisi societarie che hanno colpito Renault, la gestione dei piloti è stata pessima. L’alternanza tra Jack Doohan e Franco Colapinto a cosa ha portato? Due piloti in costante pressione che non hanno potuto esprimersi al meglio. Pierre Gasly prova a mettere una pezza con la sua guida, ma l’A525 non riesce a uscire da un limbo cominciato la scorsa stagione ma che è passato in sordina grazie allo strabiliante doppio podio ottenuto nella piovosa gara di San Paolo. Dopo 14 gare sono soltanto venti i punti iridati conquistati dalla scuderia di Enstone.

Per quanto riguarda Kick Sauber, nessuno probabilmente si sarebbe aspettato un exploit del genere. Se all’inizio della stagione gli elvetici sono arrivati a punti grazie all’ingegno di un pilota esperto come Hulkenberg, adesso la C45 è una vettura che può giocarsi le sue carte per entrare in zona punti. Attualmente in settima posizione nei Costruttori, la Sauber ha permesso al proprio pilota di conquistare il primo podio in F1, e anche Gabriel Bortoleto sta cominciando a deliziarci del suo talento visto nelle categorie inferiori.
La nuova squadra che Audi ha formato, sta già dando i suoi frutti. Con queste premesse, nel 2026 Audi potrebbe già fare bene, anche se l’incognita del motore potrebbe mettere in difficoltà la casa automobilistica tedesca. Ma le figure di spicco scelte da Mattia Binotto, sembrano – almeno per il momento – funzionare.
Crediti foto: F1, Alpine, Haas, Aston Martin e Williams
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