Liberty Media, si sa, è nota per mettere sotto pressione gli organizzatori dei vari circuiti che fanno parte del calendario di F1, con richieste di cifre folli e lavori di ammodernamento faraonici. Ovviamente, non tutti i tracciati possono soddisfare le esose richieste del proprietario del Circus e sono costretti a fare un passo indietro, come successo per Zandvoort, o ad accettare contratti con la clausola della famigerata rotazion, come accaduto al tracciato delle Ardenne di Spa-Francorchamps, quella che è detta “l’università della F1”.
Due circuiti, in particolare, stanno lavorando duramente pur di far felici gli uomini di Liberty Media: gli storici tracciati di Suzuka, in Giappone, e quello dell’Hungaroring, in Ungheria.
La situazione di Suzuka
Sul circuito del Sol Levante, dopo la manutenzione della storica ruota panoramica, la prima della F1, voluta da Soichiro Honda, proprietario della Honda e del tracciato, antesignano dei “circuiti-luna park” di oggi tanto cari a Liberty Media, è attualmente in corso la completa riasfaltatura dell’impianto.
I lavori sono partiti dalla zona del traguardo e della pitlane. Il prossimo Gran Premio del Giappone si terrà nel weekend che va dal 4 al 6 aprile e vedremo gli effetti di questo maquillage.

La situazione Hungaroring dopo le richieste di Liberty Media
Per quanto riguarda l’Hungaroring, i lavori sono ben più importanti e lunghi. Poco prima dell’ultimo Gran Premio d’Ungheria, il tracciato magiaro aveva già subito una prima fase dei lavori meno impattanti, che riguardavano l’area del paddock.
Subito dopo l’evento è stata avviata la fase 2, con il grosso del lavoro. Il paddock è stato completamente demolito e al suo posto sorgerà uno nuovo di zecca, ben più confortevole per team e addetti ai lavori. Le tribune saranno rifatte in toto per migliorare la comodità degli spettatori nella zona del traguardo.

Il sito internet del circuito ha fatto un resoconto del lavoro svolto nei primi 6 mesi. Eccone un sunto:
- 620 operai sono al lavoro tutti i giorni per la consegna dell’opera, in tempo per il prossimo Gran Premio d’Ungheria che si terrà nel mese di agosto;
- Sono stati utilizzati ben 23.785 m³ di calcestruzzo;
- Sono state installate 7.604 tonnellate di acciaio di rinforzo;
- È stato riempito il terreno attorno alla zona del nuovo paddock, completando così i lavori di scavo;
- È in corso la costruzione del 3° piano dell’edificio principale del paddock;
- Nella nuova tribuna principale, che si affaccia sul traguardo, sono state impiantate il 100% delle travi in cemento armato e il 50% degli elementi della struttura; è in corso inoltre la costruzione della nuova scalinata;
- 759 m² delle mura attorno al circuito sono stati completati;
- Nella zona circostante la pista, sono stati posati 22 km di tubi di protezione, 80 km di tubi di rivestimento e 20 km di cavi elettrici;
- Il sistema elettrico del tracciato ad alta tensione è completo, mentre quello a bassa è completo al 90%.
Questi lavori di rifacimento, sia quello di Suzuka che quello ben più sostanzioso dell’Hungaroring, dimostrano quanto Liberty Media faccia pressione sui tracciati, piste che hanno fatto la storia della Formula 1.
Sia l’impianto giapponese che quello ungherese hanno strappato il rinnovo del contratto: quello di Suzuka è valido fino al 2029, mentre quello di Budapest fino al 2032.
Tuttavia, come dimostra il modus operandi di Liberty Media, questi potrebbero essere gli ultimi contratti a “valenza annuale”: con l’avvio della logica dei Gran Premi a rotazione, nessun Gran Premio storico è sicuro del proprio futuro.