Ieri, la Red Bull ha reso ufficiale lo scambio fra il suo pilota, il neozelandese Liam Lawson, e quello del suo team satellite, la VCARB, il giapponese Yuki Tsunoda. I loro destini si sono incrociati più volte, dalle categorie propedeutiche alla F1, passando per quelle nipponiche e oceaniche.
L’uno si è fatto le ossa in lungo e in largo, mentre l’altro, con l’aiuto della Honda, noto gigante dell’automobile giapponese, è entrato fin da subito in F1, seppur per ben quattro anni relegato nella scuderia B della Red Bull.

Sono stati compagni di squadra per 11 Gran Premi, in due stagioni differenti. L’ultima, in particolare, ha sancito la preferenza per Lawson e non per Tsunoda come nuovo pilota della scuderia anglo-austriaca.
Il neozelandese si è ritrovato in una situazione più grande di lui e, appena dopo due Gran Premi, è stato retrocesso al punto di partenza. Dopo quattro anni e due gare, per Tsunoda arriva finalmente l’occasione che tanto aspettava e che, per qualcuno, meritava più dello stesso Lawson.
Si dice che la stessa Honda – ricordiamolo, partner della Red Bull fino alla fine dell’anno in corso – abbia spinto per lo scambio tra i due driver, visto che il prossimo Gran Premio, quello del Giappone, si disputerà a Suzuka, sul circuito di proprietà proprio del colosso nipponico.
Uno dei luoghi più famosi del Giappone è l’“Incrocio di Shibuya”, che si trova nell’omonimo quartiere all’interno della capitale Tokyo, noto principalmente per le strisce pedonali, una delle quali attraversa in diagonale il centro.
Milioni di persone attraversano quell’incrocio tutti i giorni, non sapendo cosa o chi troveranno dall’altro lato. Anche Lawson e Tsunoda hanno attraversato quell’incrocio: dalla Red Bull alla VCARB per il neozelandese e viceversa per il giapponese.
Lawson potrebbe ritrovare il piacere necessario a guidare una monoposto di Formula 1, risollevare la sua carriera e continuare a raschiare il fondo, illudendo sé stesso ed Helmut Marko.
Tsunoda, invece, potrebbe maledire il suo agognato desiderio di guidare una vettura valida per la corsa al titolo, viste le vittime che ha mietuto prima con Sergio Pérez e poi con lo stesso Lawson. Ma potrebbe anche riuscire a domare quel cavallo imbizzarrito, che solo Max Verstappen riesce a controllare. L’incrocio è stato attraversato: solo loro sapranno cosa troveranno dall’altro lato.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing