Lewis Hamilton è stato ieri ospite del programma Hot Ones in onda su YouTube. Si tratta di un talk show in cui il conduttore, Sean Evans, intervista l’ospite di turno mentre entrambi mangiano alette di pollo provando salse sempre più piccanti.
Ovvio dire che per il pilota inglese sono state preparate alette vegetali visto il suo essere rinomatamente vegano. Non si è tirato indietro, domanda dopo domanda, nel provare intrugli sempre più forti arrivando a lacrimare letteralmente quando il gioco si è fatto veramente duro.
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Curve pericolose, peso e “bisogni” del pilota
Una dei primi quesiti di Evans è stato sulla sua forma fisica e di quanto essa influisca nel rendimento in pista. Lewis ha spiegato quanto anche un chilo in più possa far avere un secondo di impatto sulla velocità e che per questo cerchi addirittura di non bere durante le gare confessando anche che alcuni piloti “si fanno pipì addosso” mentre si trovano in auto. Ma lui, nonostante abbia avuto momenti difficili al riguardo, trova davvero difficoltoso riuscirci.
Quando poi il conduttore chiede come faccia un driver di fronte alle curve di Silverstone a non provare timore visti gli angoli insidiosi, a Hamilton si illumina lo sguardo e sorridendo spiega che per un conducente di Formula 1 le curve non sono mai pericolose ma, anzi, come amanti del brivido c’è la voglia di riuscire ad affrontarle sempre più velocemente.
Hamilton: piccola stoccata alla Mercedes?
Tra un morso e l’altro la chiacchierata prosegue e non solo la salsa sembra piccante, ma anche le risposte che l’inglese dà quando gli viene chiesto se si sente in conflitto con l’auto durante la gara e se ci sono momenti in cui la monoposto non reagisce come lui vorrebbe. Lewis risponde immediatamente con un eloquente “In questo momento ogni secondo!”.
Ammorbidisce poi il tono spiegando che solitamente è a inizio gara che la vettura tende a non offrire le prestazioni che vorrebbe dato l’elevato peso dovuto al carburante e capisce che deve tirarsi un po’ indietro e non poter dare quello che vorrebbe per gestire al meglio il veicolo.
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Hamilton: Roscoe compagno di vita
Non poteva mancare qualche riferimento al cane più famoso della Formula 1. Roscoe, il bulldog che accompagna quasi ovunque Lewis Hamilton, è un personaggio ormai talmente noto da avere una sua pagina social da un milione di follower.
Scelto per la stazza non troppo grossa da non essere difficoltoso farlo viaggiare, una delle cose preferite dall’animale durante i weekend di gara, a detta del padrone, è fare i propri bisogni davanti alle roulotte degli altri piloti, con particolare preferenza, a quanto pare, per quelle di Russell e Alonso.
Con l’amore che sprizza dai suoi occhi poi il pilota della Mercedes racconta di quanto siano simpatiche le sue espressioni, del fatto che sia diventato la mascotte della squadra e che quando arriva ai box prende posto di fianco a Bono tanto da sembrare che stia svolgendo anche lui mansioni da ingegnere.
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Hamilton: prede o predatori? E la moda nei paddock
Lewis svela che lui preferisce di gran lunga inseguire piuttosto che essere inseguito. Essere “predatore” ti dà più margine di errore. I problemi e i distacchi possono essere recuperati, mentre stare davanti crea molta più pressione e anche un minimo problema può farti perdere la posizione.
Quando poi, ormai con le lacrime agli occhi, stavolta per la salsa piccante, l’attenzione viene posta sui suoi outfit particolari mostrati ad ogni gran premio, l’inglese racconta di quando da bambino fosse affascinato dalle belle tute dei piloti, tute che con il passare del tempo, diventando sempre più tecnologiche, hanno perso bellezza e fascino. Due aspetti che per lui hanno grande importanza.
Così, una volta capito che non c’era modo di sfuggire a fotografi e telecamere durante i suoi spostamenti all’interno dei paddock, ha deciso che se proprio doveva essere sempre ripreso che fosse almeno sempre al meglio dell’aspetto.
Crediti foto: Hot Ones e Lewis Hamilton