Sette mesi e l’avventura di Lewis Hamilton in Mercedes sarà ufficialmente conclusa. Dodici anni a Brackley che si sommano ai sei in McLaren per un totale di 18 stagioni di F1 in cui è stato spinto da un motore della Stella a Tre Punte. Tutta la carriera spesa con un unico costruttore, insomma. Anche questo renderà epocale il passaggio in Ferrari.
Mercedes, in maniera lenta ma inesorabile, scivola via dalle mani di Lewis. Anche se le dinamiche umane non sono intaccate, è fatto assolutamente normale quello di vedere sempre meno il sette volte iridato al centro delle riunioni tecniche. Anche se gli ex campioni del mondo non se la passano benissimo, non sarebbe saggio coinvolgere nella definizione e nello sviluppo di piani futuri chi, tra pochi mesi, sarà un risorsa per la concorrenza.
In questa chiave va letta l’assenza di Lewis Hamilton dai test che il team ha effettuato con vetture pensionate. Hanno girato finora George Russell e quel Mick Schumacher in cerca di un sedile buono (Alpine?). Ma ha soprattutto pilotato Andrea Kimi Antonelli che di Lewis potrebbe prenderne il sedile per provare a replicarne la carriera da fenomeno.
Approfittando della pausa della Formula 2 il bolognese, la prossima settimana, sarà in pista a Barcellona. Tracciato con caratteristiche ancora diverse rispetto a Silverstone, al Red Bull Ring e a Imola, gli altri palcoscenici dove Andrea si è privatamente esibito con lo scopo di macinare esperienza.
Mercedes, evidentemente, intende osservare il comportamento del pilota in ogni tipo di layout per poi prendere una decisione che sembra ormai essere ben incanalata.
![Antonelli](https://www.formulacritica.it/wp-content/uploads/2024/05/Andrea-jpg.webp)
Nell’uscita di Silverstone il diciassettenne pilota italiano si è confrontato con il lavoro svolto da Russell. In Austria con quello di Schumacher. I più esperti piloti hanno fatto da chioccia ma soprattutto da benchmark. E pare che Andrea Kimi abbia superato brillantemente l’esame.
In queste staffette è mancato sempre Lewis Hamilton, una risorsa che poteva essere preziosa per tastare ancor meglio la crescita del pilota della Prema, specie quando c’è da spiegare l’approccio a curve veloci che sono da sempre il banco di prova per qualsiasi rookie che se la debba vedere con una vettura di Formula 1 che genera livelli di carico spaventosi.
Evidentemente in Mercedes ritengono del tutto esaurito il ruolo di Lewis Hamilton che passerà il testimone ad Antonelli senza consegnarglielo in maniera diretta. Un’opportunità mancata che poteva giovare all’italiano.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team