Una settimana fa, con quella foto iconica scattata a Piazza Michael Schumacher, all’interno del circuito di Fiorano, davanti alla residenza del Drake Enzo Ferrari e con la F40 sullo sfondo, ha preso ufficialmente il via l’avventura di Lewis Hamilton in a Maranello. Il sette volte campione del mondo di Formula 1 ha così scritto la prima pagina di una nuova e affascinante storia.
L’annuncio del suo passaggio storico, avvenuto poco meno di un anno fa, ha scioccato il mondo della Formula 1. La comunità degli appassionati è entrata in fibrillazione, impaziente di vedere il pilota più vincente della storia indossare la tuta della Rossa, la scuderia più iconica di sempre. Per distacco.

Già sui palchi di Imola e Monza, Hamilton aveva promesso ai suoi nuovi tifosi di imparare la lingua italiana. E così, una volta arrivato a Maranello, è stato accolto da una folla di fan e curiosi e ha pronunciato le sue prime parole nella nostra lingua: semplici saluti come “buongiorno”, “buona giornata” e “buon weekend” (sebbene “weekend” sia già un termine inglese).
E qui arriva il consiglio al sette volte iridato: lasci stare le lezioni di italiano e continui a parlare inglese, la lingua universale della F1. Non si lasci influenzare dai populismi tipicamente italiani. È vero, noi italiani comprendiamo l’inglese con qualche limite, ma lo capiamo.
Altri grandi campioni, come Fernando Alonso e Sebastian Vettel, hanno parlato un italiano perfetto durante la loro esperienza in Ferrari, ma se ne sono andati senza riuscire a conquistare un titolo. Lo stesso vale per piloti come Jean Alesi, Felipe Massa e persino il suo attuale compagno di squadra, Charles Leclerc.

Hamilton – Ferrari e l’esempio di Michael Schumacher
Hamilton dovrebbe ispirarsi a Michael Schumacher e Kimi Raikkonen, gli ultimi due piloti a vincere un titolo con la Ferrari. Schumacher, in oltre dieci anni a Maranello, ha iniziato a parlare italiano solo negli ultimi anni della sua carriera. Raikkonen, al contrario, si è sempre disinteressato sia della lingua che della cultura italiana, eppure è riuscito a vincere il campionato del mondo nel 2007.
Insieme, questi due piloti hanno portato alla Ferrari sei titoli mondiali – cinque per Schumacher e uno per Raikkonen – senza dover padroneggiare la lingua italiana. Il consiglio, quindi, è semplice: Hamilton, lasci perdere le lezioni di idioma tricolore e si concentri su ciò che conta davvero. Per vincere con la Ferrari non è necessario parlare italiano, ma portare a casa risultati in pista.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP