Il Gran Premio del Brasile di F1 ha messo fine alla lotta per il titolo piloti tra l’olandese della Red Bull, Max Verstappen, e il driver inglese della McLaren, Lando Norris. Per quest’ultimo, Interlagos era l’ultima opportunità per riaprire in modo deciso la corsa all’iride; invece, in pochi giri, Verstappen lo supera, lo sconfigge sonoramente e allunga di altri 18 punti a soli 3 Gran Premi e una Sprint Race dalla fine del campionato.
Già a Las Vegas, il terzo e ultimo Gran Premio che si terrà negli Stati Uniti, il talento di Hasselt potrebbe conquistare il quarto titolo consecutivo in carriera.
Norris, insieme a Piastri e al resto del team McLaren, è uscito con le ossa rotte dai tre Gran Premi tenuti nel Nuovo Mondo. A Singapore, Lando aveva inflitto ben 20 secondi di distacco a Verstappen e la scuderia di Woking sembrava avere il titolo costruttori in pugno. Tre gare dopo, la lotta per il titolo piloti è ormai conclusa, e la McLaren deve ora guardarsi le spalle dalla Ferrari, distante solo 35 punti nella Classifica Costruttori.
F1: ora Lando Norris è libero dalla pressione mentale
Nei Gran Premi americani, Norris ha sofferto la pressione psicologica di Verstappen, che è riuscito a minare tutte le poche certezze che gli erano rimaste. A queste si aggiungono le difficoltà del compagno di squadra e un team che, ad Austin, forse ha osato troppo.
Ora che i sogni di gloria di Norris sono svaniti, il pilota di Bristol deve ritrovare il piacere di guidare una monoposto di F1, un aspetto che si è visto poco di recente. Le due pole position ottenute ad Austin e a Interlagos dimostrano che Lando ha potenziale, ma che in gara fatica a esprimerlo appieno.
Max Verstappen è ormai un capitolo chiuso. Liberato da queste tensioni, Norris potrà concentrarsi sui prossimi Gran Premi, decisivi per tentare di portare a Woking il titolo costruttori, dopo 26 anni di attesa.
Nel 2025, Red Bull non avrà più Adrian Newey, e la McLaren sembra aver gettato basi solide per fare bene fin da subito, prima del cambio regolamentare del 2026. Il 2024, per gli uomini di Woking, sarà stata una lezione importante per evitare in futuro gli errori che hanno compromesso il titolo piloti e messo a rischio il titolo costruttori.
Norris avrà una seconda chance – quella che nessuno nega a un talento come il suo – per diventare campione del mondo di F1 e l’allenamento fatto in stagione gli sarà certamente utile.
Crediti foto: McLaren F1