Lando Norris è uno dei piloti in griglia che più mi fa arrabbiare perché il talento ce l’ha – non cristallino, ma ce l’ha – ma fa di tutto per mettere in difficoltà chi lo tifa e chi lo vuol difendere. Non è scarso e, personalmente, lo metto tra i piloti forti, non tra i fenomeni alla Hamilton o Verstappen. Le pole le fa, le gare le ha vinte. Ha mantenuto in piedi “la baracca” nei Gran Premi finali dello scorso anno, consegnando il titolo costruttori alla McLaren, eppure sembra che quando faccia un passo avanti, ne faccia due indietro.
Nei primi tre Gran Premi ha tenuto a bada sia Verstappen sia Piastri, ma in Bahrain ha dimostrato, ancora una volta, le sue lacune sulla sfera psicologica. Con la testa bisogna andar cauti, visto che la società ha da poco acceso i riflettori sulla salute mentale delle persone.
Norris, con la sua McLaren, in qualifica, si posiziona incredibilmente al 6° posto, con il compagno di squadra Oscar Piastri in pole position, mettendo di nuovo in dubbio le sue qualità.

Con uno scatto fulmineo alla partenza, dalla 6ª passa alla 3ª posizione, tanto da farci dire, nella chat di Formulacritica, in modo ironico: “Norris debole mentalmente”. Uno che ti fa una partenza del genere, debole mentalmente non è, non può esserlo. E invece…
È bastato qualche minuto per arrivare al “come non detto”. Norris non era posizionato legalmente nella sua casella, così sono arrivati 5 secondi di penalità, che gli sono costati il 2° posto finale.
Lando mi ha ricordato il famoso “frate Cimabue” della pubblicità del noto amaro Don Bairo, che andava su Carosello. Il frate era noto per il suo essere pasticcione, tanto che i suoi confratelli lo sbeffeggiavano con la nota frase che si utilizza ancora oggi: “Cimabue, fai una cosa e ne sbagli due”.
Norris è come Cimabue: ti fa una partenza perfetta, ma rovinata da se stesso, semplicemente perché ha sbagliato posizione.

Questi errori pacchiani non se li può permettere, visto che Piastri sembra aver raggiunto la stabilità psichica necessaria per diventare campione del mondo di F1. Norris, se non vorrà soccombere al compagno di squadra, deve fare quello step mentale per non sbagliare, o almeno non cadere in errori da cioccolataio.
Piastri il jolly se lo è giocato nel Gran Premio di casa, con la pioggia di Melbourne. Norris, invece, lo ha giocato in Bahrain con una qualifica incolore seguita da una partenza perfetta, ma invalidata dal mezzo metro più avanti in casella. Piastri ha la freddezza che Norris, al momento, non ha. Qua non c’è nessuna rimonta impossibile da fare. C’è da vincere e battere l’australiano, o il sogno di diventare un campione del mondo di F1 rimarrà tale.
Crediti foto: McLaren F1