F1 – Dopo mesi di silenzio, e alla luce del nuovo e stringente codice di condotta voluto dal presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, la GPDA torna a muoversi per una causa che ne rappresenta le fondamenta: la sicurezza dei piloti.
In seguito al grave incidente occorso al pilota australiano dell’Alpine, Jack Doohan, durante la seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Giappone a Suzuka (leggi l’analisi telemetrica), i piloti hanno sollecitato la FIA a implementare un sistema automatico per la chiusura del DRS in determinate situazioni.
L’australiano ha perso il controllo della sua Alpine a 298 km/h tentando di affrontare curva 1 con il DRS aperto, basandosi su simulazioni precedenti (vedi grafico in alto). Normalmente, il DRS si chiude automaticamente quando il pilota preme il pedale del freno. Tuttavia, poiché curva 1 a Suzuka può essere affrontata senza frenare, questo meccanismo non è intervenuto.
In alcuni casi, il DRS può chiudersi automaticamente quando il pilota rilascia l’acceleratore oltre una certa soglia, oppure può essere chiuso manualmente. L’incapacità di chiudere tempestivamente il DRS può impedire il corretto ripristino del flusso d’aria sull’alettone posteriore, causando una perdita di controllo del veicolo.
Sebbene l’incidente di Doohan possa essere attribuito a un errore del pilota, in passato si sono verificati episodi simili causati da malfunzionamenti del DRS, come quello del pilota svedese della Sauber, Marcus Ericsson, durante le prove libere del Gran Premio d’Italia 2018, quando il DRS rimase aperto nonostante la frenata.

Durante il briefing dei piloti, il driver spagnolo della Williams, Carlos Sainz – recentemente nominato direttore della Grand Prix Drivers’ Association (GPDA) – ha sottolineato la necessità di introdurre un sistema automatico che chiuda il DRS prima di curve ad alta velocità che non richiedono frenate, come la Curva 1 di Suzuka.
Sainz ha evidenziato come, con le attuali velocità della Formula 1, la sicurezza debba restare una priorità assoluta.
Ha espresso stupore per il fatto che incidenti simili non si siano verificati più frequentemente, citando esperienze personali in cui ha erroneamente lasciato il DRS aperto, provocando situazioni potenzialmente pericolose.
Il pilota spagnolo ha proposto che il DRS si chiuda automaticamente 50 o 100 metri prima della zona di frenata, al fine di eliminare il rischio di errori umani o guasti meccanici. Inoltre, ha auspicato l’introduzione di nuove barriere in grado di assorbire meglio gli impatti violenti, come quello subito da Doohan.
Sainz ha infine sottolineato l’importanza di sviluppare tali sistemi in vista dell’introduzione dell’aerodinamica attiva prevista per il prossimo anno, che segnerà la fine dell’era dell’ala mobile dopo 14 anni di utilizzo.
Crediti foto: F1, Formulacritica