Gp Australia 2025 – Dopo le tiratissime e non avare di sorprese qualifiche di Melbourne (qui il report), analizziamo le differenze cronometriche emerse tra i primi dieci classificati per individuare miglioramenti e peggioramenti a distanza di un anno sul medesimo palcoscenico. Un confronto dal quale emerge un generale incremento prestazionale delle dieci monoposto che animeranno la stagione.
Gp Australia 2024 – 2025, analisi della pole position
- Nella qualifica 2024, Max Verstappen ha ottenuto la pole con un tempo di 1:15.915 con la Red Bull RB20.
- Nella sessione odierna, la pole è andata a Lando Norris con 1:15.096, un crono di ben 0.819 secondi più veloce rispetto al miglior tempo di dodici mesi fa che l’olandese ottenne in una seduta che si disputò con temperature medie più basse, come si può vedere dalla nostra infografica in basso che si riferisce alle performance anno su anno della McLaren del pilota di Bristol.
- Verstappen, classificatosi terzo con 1:15.181, migliora comunque la propria prestazione precedente di 0.734 secondi.
Gp Australia 2024 – 2025: miglioramenti notevoli
- Lando Norris ha fatto un balzo significativo: da 1:16.315 e una quarta posizione nella sessione ‘24, alla pole ‘25 con 1:15.096, guadagnando addirittura 1,219 secondi.
- Il positivo trend in casa McLaren è evidenziato dallo score di Oscar Piastri che ha migliorato il proprio tempo di 1,392 secondi (da 1:16.572 a 1:15.180) e ha guadagnato quattro posizioni.
- George Russell ha abbassato il proprio tempo di 0,550 secondi, passando dal settimo al quarto posto.
- Yuki Tsunoda ha mantenuto una prestazione costante con un lieve miglioramento di 0.118 secondi, passando dall’ottava alla quinta posizione. Circuito che, evidentemente, esalta il giapponese e la VCARB.
GP Australia 2025: Il progresso della McLaren: un salto di qualità evidente
McLaren è senza dubbio la squadra che ha fatto il miglior passo in avanti tra le due qualifiche. Se confrontiamo la posizione e i tempi dei suoi piloti, vediamo che:
- Lando Norris è passato dal quarto posto alla pole position, migliorando di oltre un secondo il proprio tempo.
- Oscar Piastri, da sesto a secondo, ha ridotto il gap con la vetta e ha dimostrato un’ottima progressione.
Questa crescita rispetto all’anno precedente evidenzia il grande lavoro del team sulla monoposto, sia in termini di aerodinamica che di efficienza meccanica. D’altro canto, sia Andrea Stella che Zak Brown avevano affermato che avrebbero evitato scelte conservative. La crescita di McLaren conferma le impressioni emerse dopo i test del Bahrain.

Concentriamoci sul confronto tra i giri di Lando Norris in Australia: 2024 vs 2025
Il Gran Premio d’Australia è da sempre un banco di prova particolare per le monoposto poiché si tratta di una pista con caratteristiche uniche. Il confronto tra il giro veloce di Lando Norris nel 2024 e quello del 2025 offre spunti interessanti su prestazioni e sviluppo della McLaren.
Nel 2024, Norris ha registrato un giro veloce di 1:16.314, mentre, come detto, nel 2025 ha abbassato il suo tempo a 1:15.096, migliorando di 1.218 secondi. Questa differenza sottolinea i progressi della McLaren e le potenziali variazioni nelle condizioni della pista o nel setup della vettura.
Analisi della velocità
Dai grafici emerge come nel 2025 (linea arancione) Norris abbia mantenuto una velocità leggermente più elevata in diversi punti della pista rispetto al 2024 (linea verde). In particolare, nei rettilinei si nota un miglioramento della velocità di punta, segno di un’evoluzione aerodinamica e forse di una maggiore capacità di “trazionare” all’uscita delle curve secche dell’Albert Park.
Delta tempo e settori
L’analisi dei settori conferma la decisa superiorità del giro 2025:
- Settore 1: 25.961s nel 2025 contro 26.393s nel 2024.
- Settore 2: 16.996s nel 2025 contro 17.367s nel 2024.
- Settore 3: 32.138s nel 2025 contro 32.555s nel 2024.
La differenza maggiore si riscontra nel primo tratto del circuito di Melbourne, suggerendo che la MCL39 abbia migliorato la trazione e la stabilità in frenata e dunque ingresso curva.
Condizioni meteo
Le condizioni atmosferiche nei due anni erano abbastanza simili per quanto riguarda ciò che conta: l’asfalto:
- 2024: Temperatura aria 18°C, pista a 40.5°C, vento 1m/s.
- 2025: Temperatura aria 31°C, pista a 40.5°C, vento 0m/s.
La maggiore temperatura dell’aria nel 2025 potrebbe aver favorito il riscaldamento delle gomme, migliorando l’aderenza e riducendo il degrado. Elemento che nel T3 ha fatto la differenza. Se la Ferrari è arrivata “in affanno” in quel settore, la vettura di Woking aveva ancora gomma, riuscendo così a sparare le ultime cartucce senza degradare in performance.
Gp Australia Williams e Alpine sorprendono
Oltre alla McLaren, anche altri team hanno mostrato una crescita impressionante. Williams, con l’arrivo di Carlos Sainz, si è dimostrata molto competitiva, riuscendo a portare lo spagnolo in Q3 e garantendogli una posizione tra i primi dieci con un tempo di 1:16.062. Meglio ancora ha fatto Alex Albon, sesto addirittura davanti alle due Ferrari, che l’anno scorso era dodicesimo. Questo rappresenta un grande passo avanti per la scuderia inglese che negli anni precedenti lottava spesso nelle retrovie. Grove sembra aver iniziato col piglio giusto, una solida base su cui impostare la rimonta annunciata da James Vowles.
Un’altra sorpresa è stata la Alpine di Pierre Gasly, che l’anno scorso era addirittura diciassettesimo. La A525 è una vettura che va in linea con le soluzione introdotte sul finale del 2024 e che avevano fatto sensibilmente incrementare le performance.

Un breve cenno alla Ferrari. Charles Leclerc è passato dalla quinta posizione – che del 2024 era sembrata molto deludente – alla settima. Il miglioramento cronometrico c’è stato, ma non così consistente come quello degli altri top team: l’aumento è di “soli” 0.588 secondi.
In conclusione, il confronto tra le due sessioni di qualifiche mostra un miglioramento generale dei tempi, suggerendo evoluzioni delle condizioni della pista, del meteo ma soprattutto delle vetture che sono arrivate all’ultimo anno di sviluppo prima della rivoluzione telaistica, aerodinamica e motoristica. McLaren è la squadra che ha guadagnato di più, portando Norris e Piastri ai vertici della griglia e dimostrando un notevole progresso rispetto all’anno precedente. Red Bull mantiene un’ottima competitività col solo Verstappen (Lawson oggi ha fatto il Sergio Perez in tutto e per tutto), mentre Ferrari ha visto un calo nelle prestazioni relative.
Quella fatta sin qui è la fotografia del momento. Siamo solo alla prima qualifica dell’anno e ogni conclusione sarebbe affrettata. C’è da registrare, però, che McLaren sembra molto solida anche su una pista diversa dal Bahrain in cui pure era risultata la vettura più consistente. La capacità di adattamento a diversi teatri e disparate condizioni è la chiave del successo e a Woking sono messi molto bene.
Crediti foto: Formulacritica, Scuderia Ferrari HP, McLaren F1