Flavio Briatore, consigliere direttivo di Alpine, ha lanciato una proposta ambiziosa: riportare la F1 in Francia con una gara nel cuore di Parigi. Secondo l’imprenditore italiano, il Circus ha bisogno di una presenza stabile nel Paese transalpino e viste le difficoltà legate ai circuiti permanenti, un evento su un tracciato cittadino potrebbe essere la soluzione ideale.
Parigi, una location perfetta per il ritorno della F1 in Francia?
L’idea di una gara di Formula 1 a Parigi non è del tutto nuova. La Formula E ha già corso nella capitale francese tra il 2016 e il 2019, utilizzando il Circuito degli Invalides. Tuttavia, l’evento non ha avuto continuità dopo la pandemia. Organizzare una gara cittadina comporta sfide logistiche notevoli, ma Liberty Media ha dimostrato di apprezzare sempre più questo format, come dimostrano gli appuntamenti di Las Vegas, Miami e Baku.
La Francia non ospita un Gran Premio dal 2022, quando il Paul Ricard è uscito dal calendario. Questo ha lasciato un vuoto significativo in uno dei Paesi con maggiore tradizione automobilistica. Magny-Cours, ex sede del GP di Francia, oggi è utilizzato solo per test. Il Paul Ricard, invece, ha sofferto di problemi logistici e di accessibilità.

Briatore: “La F1 merita una gara a Parigi”
Briatore ha ribadito la necessità di riportare la Formula 1 in Francia, suggerendo Parigi come sede ideale, senza necessariamente posizionare il circuito nel centro storico o sotto la Torre Eiffel.
“È bello aprirsi a nuovi Paesi, ma non dobbiamo dimenticare da dove è iniziata questa storia. Non abbiamo più il Paul Ricard, né Magny-Cours, non c’è niente. La Formula 1 merita una gara a Parigi. Non deve essere per forza nel centro della città, ma Parigi sarebbe magnifica“, ha dichiarato Briatore in un’intervista a Le Figaro.
L’ex team principal di Benetton e Renault ha sottolineato anche l’importanza dell’infrastruttura alberghiera e della capacità di accoglienza della città per garantire un evento di livello mondiale.
“Ci deve essere una capacità alberghiera adeguata per accogliere le persone che la Formula 1 attira: sponsor, team e addetti ai lavori. Tutti vogliamo una gara in Francia, la Formula 1 è molto necessaria qui“.
Otto mesi fa, Briatore è tornato ufficialmente nel mondo della Formula 1 come consulente esecutivo di Alpine. Sebbene la sua reputazione abbia risentito dello scandalo di Singapore 2008, l’italiano non ha mai veramente lasciato il paddock. Negli anni ha continuato a collaborare con Liberty Media e a gestire la carriera di Fernando Alonso.
“Non sono mai stato veramente fuori. Sono stato ambasciatore della Formula 1 per Stefano Domenicali e ho lavorato con lui su nuove carriere e opportunità di marketing. Come manager di Fernando Alonso, sono sempre rimasto in contatto con il Circus. Ho dedicato tempo alla mia catena di ristoranti, ma ora funziona autonomamente. Ammetto che mi mancava la Formula 1, poi ho avuto una conversazione con Luca de Meo“, ha concluso Briatore.

Franci in F1 con il GP di Parigi: sogno o realtà?
L’ipotesi di un GP di Francia a Parigi resta affascinante, ma complessa. L’organizzazione di una gara cittadina comporta ostacoli burocratici, logistici e infrastrutturali, ma la volontà di riportare la Formula 1 in terra transalpina è evidente. Se Liberty Media dovesse accogliere la proposta di Briatore, Parigi potrebbe entrare a far parte del calendario nei prossimi anni, restituendo alla Francia un posto di rilievo nel Circus.
Tra le altre cose, un tracciato cittadino in una città così conosciuta a livello globale rappresenterebbe la piena soddisfazione del modello che hanno in mente Stefano Domenicali e suoi superiori che operano a Englewood. La Formula 1 è pronta per un altro cittadino, forse lo siamo un po’ meno noi…
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, Alpine F1, Formula E