Come vi avevamo già raccontato, all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, dove in questi giorni hanno girato la Visa CashA pp Racing Bulls del pilota giapponese Yuki Tsunoda e del suo compagno di squadra, il francese all’esordio in F1 Isack Hadjar, e la Stake F1 Team Kick Sauber, con alla guida l’esperto Nico Hulkenberg e il fresco campione di F2, il brasiliano Gabriel Bortoleto, sono in corso lavori di messa in sicurezza per evitare che il tracciato venga di nuovo sommerso dal Santerno, il fiume che costeggia l’impianto.
Questi lavori di manutenzione dal valore di 8,5 milioni di euro, finanziati con i fondi del PNRR, hanno scatenato numerose polemiche. Prima sono arrivate le critiche da parte delle associazioni ambientaliste, poi il dibattito si è infiammato anche nel consiglio comunale, soprattutto per l’abbattimento di 19 alberi nei pressi del vecchio muro di contenimento.

L’opposizione, guidata da Fratelli d’Italia nella figura di Serena Bugani, accusa l’amministrazione comunale, condotta dal sindaco Marco Panieri del Partito Democratico, di non avere a cuore l’ambiente cittadino, considerando l’abbattimento degli alberi tanto cari alla popolazione.
Il sindaco ha rispedito al mittente le accuse, sostenendo che quegli alberi fossero pericolosi poiché le loro radici mettevano a rischio la sicurezza dell’autodromo e dei cittadini. Ha inoltre ribattuto che, a fronte dell’abbattimento dei 19 arbusti, ne saranno piantati il doppio.
I lavori prevedono la costruzione di un muro per evitare che l’autodromo si allaghi nuovamente, come accaduto nel 2023, quando il Gran Premio di Formula 1 fu cancellato. Inoltre, verranno costruite nuove cabine elettriche per prevenire il ripetersi di situazioni critiche come quella in cui, durante lo stesso evento, oltre 120 famiglie rimasero senza elettricità.
A maggio, l’autodromo ospiterà, molto probabilmente per l’ultima volta, un Gran Premio di F1. Il futuro del tracciato storico di Imola non appare roseo. Potrebbe essere salvato attraverso l’introduzione del meccanismo della rotazione dei Gran Premi, che lascia qualche fiammella di speranza.
Mentre la politica, gli ambientalisti e le lobby con interessi nel circuito continuano a scontrarsi, Imola rischia di scomparire dai grandi palcoscenici: una perdita che non può permettersi.