La trattativa per garantire la permanenza del Gran Premio di F1 a Imola oltre la scadenza contrattuale del 2025 sta entrando in una fase cruciale.
Una delegazione dell’Automobile Club d’Italia (ACI), guidata dal commissario straordinario Tullio Del Sette e dal sub-commissario Giovanni Battista Tombolato, deputato della Lega, ha effettuato un sopralluogo all‘Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Presenti anche il sindaco di Imola, Marco Panieri, e i rappresentanti di Formula Imola e Con.Ami, tra cui Gian Carlo Minardi, Pietro Benvenuti, Fabio Bacchilega e Giacomo Capuzzimati.
La delegazione ha ispezionato le strutture dell’autodromo, inclusa la pista, gli spazi tecnici e le aree riqualificate come tribune, accessi e tre nuovi box, prendendo visione del percorso di rilancio portato avanti negli ultimi anni.
Il governo italiano ha espresso il proprio sostegno alla causa imolese, con il vicepremier Antonio Tajani che ha garantito l’appoggio dell’esecutivo. Anche la Regione Emilia-Romagna ha confermato nel proprio bilancio un contributo di cinque milioni di euro per il 2026.

Attualmente, il finanziamento per il Gran Premio proviene da diverse fonti:
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6 milioni di euro dall’Istituto per il Commercio Estero;
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5 milioni dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
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5 milioni dalla Regione Emilia-Romagna;
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2 milioni dal Con.Ami;
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15 milioni dall’ACI (cifra che dovrebbe derivare dalla vendita dei biglietti del prossimo Gran Premio).
Tuttavia, per garantire la permanenza del Gran Premio a Imola oltre il 2025, sarà necessario affrontare sfide economiche significative. Si stima che i costi per ospitare future edizioni possano salire ad almeno 30 milioni di euro a gara, in linea con gli accordi recentemente siglati da altri circuiti, come Monza, che ha firmato un contratto fino al 2031 con un costo annuale di 27 milioni di euro, soggetto a una rivalutazione del 2% ogni dodici mesi.
Il Gran Premio di Monza, nel 2024, ha registrato 335mila presenze, contro le 200mila di Imola. L’impianto brianzolo, grazie a una maggiore capienza, ha quindi un vantaggio significativo rispetto all’autodromo emiliano.
Il tempo stringe. Il calendario del Campionato del Mondo di F1 del 2026, che vedrà l’ingresso del Gran Premio di Madrid, potrebbe essere pubblicato tra una decina di giorni. In bilico, oltre al GP di Imola, c’è anche il Gran Premio del Messico. In caso di esclusione, si lavorerà per rientrare nel circuito della F1 già nell’anno successivo.
Liberty Media non è favorevole ad avere due Gran Premi nello stesso paese, come accade in Italia e accadrà in Spagna con gli eventi di Madrid e Barcellona. Unica eccezione: gli Stati Uniti, che vantano ben tre GP (Austin, Miami e Las Vegas). Quest’ultimo, organizzato direttamente dal colosso mediatico, è una delle gare di punta del calendario.
Per Imola, le speranze – così come il tempo – sono poche. Il futuro appare incerto e l’unica possibilità, seppur flebile, è rientrare nel meccanismo della rotazione tra Gran Premi.
Crediti foto: F1, Oracle Red Bull Racing