Gp Imola 2025 – Mancano meno di due settimane all’arrivo di team e piloti all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Il circuito è in fase di potenziamento dopo aver ospitato il WEC a Pasqua.
Per aumentare la capienza giornaliera a 90.000 posti, sono state installate nuove tribune provvisorie alla Variante Villeneuve e alle Acque Minerali, in aggiunta a quelle già presenti a Villeneuve, curva Gresini e Tosa.
Strutture esistenti, come il palco della Fan Zone, la ruota panoramica e il ristorante sospeso “Dinner in the Sky” a 50 metri di altezza, restano operative. Dietro le tribune centrali sono state completate tendostrutture per l’accoglienza degli ospiti VIP, distribuiti anche tra la torre e la terrazza sui box.

Affluenza e aspettative per il GP di Imola 2025
Nel 2024, il Gran Premio di Imola ha registrato oltre 200.000 presenze totali nei tre giorni, superando le 130.000 del 2022 e le 160.000 previste per il 2023, poi annullato a causa dell’alluvione.
Per il 2025, le prevendite si avvicinano a 180.000 biglietti, con proiezioni che indicano un possibile nuovo record. Il sindaco Marco Panieri ha espresso l’ambizione di superare i numeri dell’edizione precedente, valorizzando l’appeal internazionale dell’evento con l’obiettivo di attrarre spettatori da ben 85 nazioni, rispetto alle 63 dello scorso anno.
Imola come Fan Zone
Il Comune di Imola punta a trasformare l’intera città in una grande Fan Zone durante il Gran Premio, integrando l’Autodromo nel tessuto urbano – un vantaggio competitivo unico rispetto ad altri circuiti.
Gli obiettivi principali sono quelli di rafforzare l’identità di Imola come sede storica della F1, evidenziando il legame con la città per sostenere la candidatura futura e sensibilizzare cittadini e sistema ricettivo sull’importanza economica e culturale del GP, mostrando cosa si rischierebbe di perdere senza l’evento.
Tra le varie iniziative figurano eventi nel centro storico e un’accoglienza potenziata per i tifosi, con campeggi a pagamento e trasporti speciali, inclusi treni Frecciarossa e Intercity, nonostante le complicazioni previste per uno sciopero ferroviario domenicale.

Trattativa per un rinnovo che ha sembianze di una missione impossibile
Le speranze di confermare il Gran Premio di Imola nel 2026 sono praticamente nulle. La concorrenza di piste come Miami (rinnovata fino al 2041), Monza (fino al 2031), Messico (fino al 2028) e il debutto di Madrid (che rimpiazzerà l’Italia come unico Paese europeo ad ospitare due Gran Premi di F1, almeno per il 2026) complica ulteriormente la situazione.
Organizzare un Gran Premio di F1 costa oltre 30 milioni di euro a edizione. Il sistema pubblico locale garantisce 7 milioni annui (5 dalla Regione Emilia-Romagna, 2 dal Con.Ami), ma il resto dovrebbe arrivare dal Governo e dall’ACI, attualmente commissariata.
L’unica speranza per rimanere nel calendario è un accordo a rotazione con altri circuiti storici, che permetterebbe a Imola di ospitare il Gran Premio ogni 24 o 36 mesi. Si stanno riaprendo i dialoghi con investitori privati per formare una cordata in grado di coprire i costi: un passo cruciale per la sostenibilità dell’evento.
Durante la settimana della gara, i vertici ACI e il ministro dello Sport Andrea Abodi saranno a Imola per presentare l’evento, offrendo l’occasione per discussioni dirette sul futuro. Il prossimo Gran Premio di Imola sarà molto probabilmente l’ultimo evento che la F1 (salvo rotazioni) terrà nella cittadina bolognese. Se sarà un addio o un arrivederci, lo sa solo Liberty Media.
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