La Formula 1 ha annunciato ufficialmente la firma del nuovo Patto della Concordia da parte di tutti gli undici team coinvolti, compreso Cadillac, che si prepara a entrare nel campionato. L’accordo, che entrerà in vigore nel 2026, garantisce la stabilità economica della competizione per gli anni a venire.
“La Formula 1 può confermare che tutti i team hanno firmato l’accordo commerciale Concorde 2026, che garantisce la forza economica a lungo termine di questo sport. La Formula 1 non è mai stata in una posizione così forte e tutte le parti interessate hanno visto benefici positivi e una crescita significativa. Ringraziamo tutte le squadre per il loro impegno durante questo processo per ottenere il miglior risultato per lo sport“, si legge nella nota ufficiale riportata da SoyMotor.
Adesso si attende la firma della FIA, l’organo che detiene il potere sportivo e legislativo della categoria. L’ente ha confermato di essere vicino al completamento del processo: “L’aspetto della governance dell’Accordo della Concordia 2026 tra la FIA e la FOM è vicino al completamento“.
Il Patto della Concordia disciplina i rapporti tra i team, la Formula 1 e la FIA, regolando la distribuzione dei proventi derivanti dai diritti commerciali e definendo le principali norme di governance. Tra gli aspetti trattati dall’accordo rientrano il numero massimo di Gran Premi per stagione, il limite delle squadre ammesse e le modalità di modifica dei regolamenti tecnici e sportivi.
Un altro elemento centrale potrebbe essere l’equilibrio competitivo, con meccanismi quali il budget cap e strumenti per livellare le prestazioni tra i diversi team e fornitori di motori.
La durata esatta del nuovo Patto non è stata rivelata, ma, in linea con le precedenti edizioni, dovrebbe coprire un periodo di cinque anni, ovvero dal 2026 al 2030. Questo periodo coinciderà con la validità del nuovo regolamento tecnico, prima di discutere eventuali ulteriori aggiornamenti per il 2031. Come di consueto, i dettagli specifici dell’accordo restano riservati.
Crediti foto: Formulacritica, F1