Il Mondiale di Formula 1 2025 è iniziato, ma il futuro è già in fase di pianificazione. La conferma di Stefano Domenicali come Presidente e CEO fino al 2029 gli permette di lavorare su nuove strategie per rendere il campionato più spettacolare. Oltre alle modifiche tecniche previste per il 2026, Domenicali spinge per un format di gara più avvincente, un concetto ribadito spesso ai media, soprattutto italiani.
L’ex Team Principal Ferrari, con esperienza in Lamborghini prima di approdare in F1, vuole che ogni sessione offra competizione reale. Per lui, le prove libere del Venerdì e del Sabato non attraggono più il pubblico. Servono agli ingegneri per mettere a punto le vetture, ma non creano spettacolo.
“Ogni volta che le monoposto vanno in pista deve esserci qualcosa in palio” ha detto a Mara Sangiorgio “Non possiamo pensare solo alla perfezione tecnica. Il pubblico vuole emozioni e battaglie, dobbiamo avere il coraggio di innovare.”

L’espansione del format Sprint: più azione in pista dal 2026
Nel 2021 i primi tre Gran Premi hanno introdotto il formato Sprint: una sola sessione di prove libere, una gara sprint da 100 km e la gara principale la Domenica. Dal 2022 il format è stato esteso a sei tappe. Anche nel 2025 resterà in sei GP: Cina, Miami, Belgio, Austin, Brasile e Qatar.
Secondo CircusF1.com, Domenicali vuole ampliare gradualmente il format. Nel 2026 potrebbe essere adottato in 12 weekend, nel 2027 in 18 e dal 2028 in tutti i GP.
Lo schema Sprint prevede: prove libere e qualifiche Sprint il Venerdì, Sprint Race e qualifiche per la gara domenicale il Sabato, e gara principale la Domenica. I team riceveranno presto la proposta, che dovrà passare al vaglio della Commissione F1 e del Consiglio Mondiale del Motorsport.
Se il piano di Domenicali verrà approvato, la Formula 1 subirà una trasformazione radicale nel modo di concepire i weekend di gara. L’obiettivo è chiaro: offrire più spettacolo e rendere ogni momento in pista significativo per il pubblico. Tuttavia, questa rivoluzione potrebbe non piacere a tutti. Gli ingegneri e i puristi della disciplina temono che la riduzione delle prove libere penalizzi lo sviluppo tecnico delle monoposto e aumenti il rischio di gare decise più dal caso che dal merito.
D’altra parte, il successo delle Sprint Race negli ultimi anni dimostra che i fan apprezzano maggiori momenti di competizione. La chiave sarà trovare un equilibrio tra innovazione e tradizione, senza sacrificare la qualità della competizione.
Crediti Foto: Lamborghini, Red Bull