I test pre-stagionali in Bahrain hanno dato modo ai piloti e ai team di affinare il feeling con le vetture 2025 e raccogliere dati fondamentali per la stagione. Durante la seconda giornata di test a Sakhir, Lewis Hamilton e Charles Leclerc, entrambi al volante della Ferrari SF-25, hanno segnato i loro migliori tempi sul giro:
- Lewis Hamilton – 1:29.379
- Charles Leclerc – 1:29.431
Una differenza minima di 0.052 secondi separa i due compagni di squadra, ma un’analisi dettagliata della telemetria rivela due stili di guida distinti, con approcci diversi a frenata, ingresso curva e accelerazione.
Stili di guida a confronto
Hamilton e Leclerc hanno due filosofie di guida differenti, che emergono chiaramente dai dati:
- Leclerc è più aggressivo, tende a gestire la vettura con il sovrasterzo, spingendo al limite l’aderenza del retrotreno. La sua guida è caratterizzata da frenate tardive e ingressi in curva con più angolo di sterzo;
- Hamilton è più pulito e progressivo, preferisce un’auto stabile, limitando il pattinamento in uscita e raddrizzando la vettura il prima possibile per poter aprire il gas in modo efficace.
Queste differenze si riflettono in ogni settore del circuito di Sakhir.
Settore 1 (Curva 1-4), vantaggio Hamilton
Il primo settore inizia con la staccata della Curva 1, un punto chiave per guadagnare tempo.
- Leclerc ritarda la frenata più di Hamilton, cercando di guadagnare metri preziosi prima della curva. Questo gli permette di guadagnare leggermente in ingresso, ma lo costringe a un angolo di sterzo più marcato e a un’uscita più instabile;
- Hamilton, invece, frena leggermente prima e rilascia il freno in modo progressivo, mantenendo la vettura più bilanciata e affrontando la curva con meno input correttivi.
Nella fase di accelerazione verso Curva 2 e 3:
- Leclerc apre prima il gas, ma lo fa in modo più brusco, il che genera un leggero pattinamento del posteriore;
- Hamilton è più graduale nell’accelerazione e riesce a raddrizzare prima la macchina, portando più velocità verso Curva 4.
Hamilton, grazie a una guida più fluida e a una migliore gestione della trazione chiude il primo settore in vantaggio.
Settore 2 (Curva 5-11), equilibrato, con un leggero vantaggio per Hamilton

Nel secondo settore troviamo curve tecniche e una delle frenate più difficili del tracciato, quella di Curva 10.
- Curva 5-6-7: qui Hamilton mantiene una velocità più costante, sfruttando linee più pulite e minori correzioni sul volante. Leclerc, invece, esegue microcorrezioni dovute al suo stile più aggressivo;
- Curva 8: Leclerc, con la sua solita tendenza al sovrasterzo, perde leggermente in uscita rispetto a Hamilton, che raddrizza prima la vettura e sfrutta meglio la trazione;
- Curva 9-10: questo è un punto critico del giro. Hamilton è più pulito in ingresso, mentre Leclerc deve compensare con più input di sterzo e freno.
Nel settore Hamilton allunga ancora, ma di poco. La sua gestione della trazione è migliore, mentre Leclerc soffre nelle curve più tecniche.
Settore 3 (Curva 12-15), vantaggio Leclerc
L’ultimo settore è quello in cui Leclerc riesce a recuperare più tempo.
- Curva 12-13: qui Leclerc sfrutta il suo stile aggressivo per forzare l’ingresso in curva, guadagnando qualche millesimo rispetto a Hamilton, che invece mantiene un’uscita più composta;
- Curva 14-15: è qui che Leclerc fa la differenza, ritardando ancora la frenata e uscendo con più aggressività. Il suo approccio lo porta a guadagnare metri preziosi, ma questo non è sufficiente per battere Hamilton sul giro completo.
Leclerc guadagna nel settore 3, grazie a una maggiore incisività in frenata e un’uscita più aggressiva nell’ultima curva.
Dove Hamilton ha fatto la differenza?
Hamilton ha costruito il suo vantaggio in due aree chiave:
- migliore gestione della frenata e della percorrenza curva nel primo e nel secondo settore. La sua capacità di raddrizzare la vettura in uscita gli ha permesso di mantenere velocità più elevate nei tratti critici;
- miglior utilizzo dell’acceleratore in uscita dalle curve lente. Aprendo il gas in modo più progressivo e lineare, Hamilton ha evitato pattinamenti e ha portato più velocità nei rettilinei successivi.
Dove Leclerc è stato più veloce?

Leclerc ha mostrato i suoi punti di forza in due aspetti principali:
- maggiore aggressività in frenata e ingresso curva. In alcuni punti ha guadagnato tempo staccando più tardi e inserendo l’auto con più decisione;
- ultimo settore più incisivo. Leclerc ha recuperato terreno grazie a una guida più estrema nelle ultime curve, sfruttando al massimo il grip della vettura.
Due modi diversi di interpretare la SF-25
Il test ha mostrato due approcci diversi alla guida della Ferrari SF-25:
- Hamilton ha sfruttato una guida più pulita, frenando leggermente prima e raddrizzando la vettura in uscita per massimizzare la trazione. Questo gli ha dato un vantaggio nei settori più tecnici e nelle curve a media velocità;
- Leclerc ha adottato un approccio più aggressivo, con frenate più ritardate e un utilizzo maggiore del sovrasterzo per far girare la macchina. Questo gli ha permesso di recuperare tempo nell’ultimo settore.
La differenza tra i due è di soli 52 millesimi, segno che entrambi sono al massimo delle prestazioni. Se la Ferrari SF-25 favorirà una guida più stabile e progressiva, Hamilton potrebbe essere più costante sulla distanza di gara. Se invece la vettura premierà un ingresso curva aggressivo e una maggiore rotazione posteriore, Leclerc potrebbe avere il vantaggio in qualifica e nei duelli ravvicinati.
I dati raccolti in queste 3 giornate di test saranno fondamentali per capire quale stile di guida si adatta meglio alla SF-25 e quali regolazioni di assetto potranno fare la differenza in vista del primo GP della stagione a Melbourne.
Fonte dati telemetrici: F1-tempo.com