F1: un assist per l’Europa in arrivo dalla Thailandia?

Dalla Thailandia giunge una notizia importante che ha scosso il governo e potrebbe fornire un assist ai Gran Premi di F1 europei

F1 – Ieri, il Primo Ministro thailandese, Srettha Thavisin, è stato destituito dalla Corte Costituzionale della Thailandia, dopo un anno dal suo insediamento, per aver violato gli standard etici del Paese, avendo nominato in una posizione di governo un avvocato con una condanna penale.

Il Premier Thavisin era uno dei principali promotori del Gran Premio di Thailandia in F1, che si sarebbe dovuto tenere nella capitale Bangkok, su un tracciato cittadino, precisamente al Thanon Ratchadamnoen, sull’isola di Rattanakosin, o in alternativa sul viale alberato che porta al Grande Palazzo Reale con il Palazzo Dusit, complesso residenziale dei re di Thailandia.

Lo scorso maggio, Thavisin, in visita nel nostro Paese, ha presenziato al Gran Premio di Imola e successivamente a quello di Monaco, dove ha incontrato il CEO della F1, l’imolese Stefano Domenicali, per parlargli del progetto del Gran Premio di Bangkok. Domenicali visitò anche Incheon, città della Corea del Sud, principale candidata per ospitare un Gran Premio di F1, oltre a Bangkok.

Incheon - Corea del Sud
Incheon, città portuale della Corea del Sud che punta ad ospitare la F1

Con la destituzione di Thavisin, il progetto della Formula 1 in Thailandia potrebbe subire un brusco rallentamento, fornendo così un’opportunità ai Gran Premi europei, che, con il probabile tramonto dell’evento nel Sud-Est asiatico, avrebbero maggiori possibilità di rimanere nel calendario del Campionato Mondiale di F1 anche oltre il 2025.

Se la Thailandia sembra ormai fuori dai giochi, le principali minacce per i Gran Premi europei restano la Corea del Sud, la Turchia e il Ruanda. La rotazione tra Gran Premi europei, al momento, è un’opzione che non possiamo scartare.


Crediti foto: F1

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