GP Spagna 1975 – Contesto geografico
Il GP di Spagna del 1975 si tenne sul circuito cittadino del Montjuïc, una collina alta 184 metri che sovrasta la città catalana. Le sue strade hanno ospitato numerosi Gran Premi motociclistici e automobilistici e nel 1992 ha ospitato i XXV Giochi Olimpici estivi.
GP Spagna 1975 – Il circuito
Il circuito del Montjuïc si snoda tra le stradine della collina per 3791 metri con 12 curve. Si percorre in senso antiorario ed era diviso in due parti: la prima molto lenta e tecnica, e l’altra molto veloce. Una vera sfida per i piloti e gli ingegneri per trovare il set-up vincente su questo particolare tracciato.
GP Spagna 1975 – Contesto storico
Il Gran Premio di Spagna, in quegli anni, veniva ospitato da due tracciati: quello di Jarama, nei pressi di Madrid, e quello del Montjuïc, a Barcellona, che si sono alternati dal 1968 al 1975. I primi tre Gran Premi, in Argentina, Brasile e Sudafrica, non furono esaltanti per le Ferrari di Niki Lauda e Clay Regazzoni, mentre la McLaren di Emerson Fittipaldi ottenne subito una vittoria e un secondo posto.
GP Spagna 1975 – I primi problemi
Nelle settimane precedenti l’evento, l’ex pilota francese Jean-Pierre Beltoise, a nome della GPDA, e un ingegnere della CSI (l’antenata della FIA), fecero un sopralluogo sul tracciato in allestimento e consigliarono agli organizzatori di aggiungere un’ulteriore fascia ai guard-rail nei punti più fragili del circuito.
Il mercoledì, i piloti membri del sindacato polemizzarono sulla sistemazione dei guard-rail e decisero di scioperare, non prendendo parte alle prove del venerdì. Solo Jacky Ickx e Vittorio Brambilla scesero in pista. Al sabato, alcuni piloti, tra cui Lauda e Fittipaldi, camminando per le strade del circuito, non furono convinti delle precauzioni prese dagli organizzatori. Il fronte dei piloti si spaccò tra chi voleva correre e chi no. Nelle prove del sabato, solo tre piloti andarono in pista: Roelof Wunderink, Bob Evans e Ickx.
Un’ulteriore riunione ci fu tra i piloti per decidere se correre o meno in quelle condizioni di sicurezza del tracciato, ma gli organizzatori, stanchi della titubanza dei piloti, minacciarono di sequestrare le auto nello Stadio di Montjuïc (che ha ospitato le attività olimpiche e attualmente ospita le partite del Barcellona), utilizzato come paddock, come oggi viene utilizzato l’Hard Rock Stadium di Miami al Gran Premio omonimo. I piloti furono costretti a scendere in pista. Fittipaldi fece appena tre giri, come prevedeva il regolamento, e si ritirò poi dal Gran Premio.
La pole venne conquistata dal ferrarista Niki Lauda, con Regazzoni alle sue spalle. Patrick Depailler ebbe un incidente, ma i guard-rail della discordia resistettero all’urto.
GP Spagna 1975 – Montjuïc ’75: la gara
Allo spegnimento dei semafori, un tamponamento tra la Parnelli di Mario Andretti e il poleman Niki Lauda mise fine alla gara del pilota austriaco. L’altra Ferrari di Regazzoni fu coinvolta nella collisione, subendo dei danni che lo costrinsero a riparare l’auto ai box per poi ripartire. Depailler si ritirò per un problema alle sospensioni, mentre Wilson Fittipaldi, fratello di Emerson, e Arturo Merzario si ritirarono per protesta viste le condizioni di sicurezza della pista.
James Hunt prese la testa della gara, seguito da Andretti, John Watson, Rolf Stommelen (sfortunato protagonista della tragedia), Brambilla e Carlos Pace. Al quarto giro, la Tyrrell di Jody Scheckter ebbe un problema al motore che lo costrinse al ritiro. L’olio perso dalla Tyrrell provocò subito dopo gli incidenti di Alan Jones e Mark Donohue. Come una reazione a catena, i primi classificati si ritirarono per incidenti o riscontrarono problemi alle loro monoposto.
Hunt scivolò su una macchia d’olio e urtò le barriere. Watson avvertì dei problemi sulla sua vettura e preferì ritirarsi. La Parnelli di Andretti, in quel momento in testa, ebbe delle noie alle sospensioni che costrinsero l’italo-americano a rallentare. Riuscì comunque a ottenere il giro veloce, il primo e unico nella storia della scuderia americana. Il pilota tedesco della Lola-Hill, Stommelen, approfittò dei problemi riscontrati dai piloti davanti e conquistò la vetta.
GP Spagna 1975 – Al 25° giro, la tragedia
Dalla Lola-Hill di Stommelen si staccò l’alettone. La monoposto divenne ingovernabile e urtò le barriere, rimbalzò in pista e colpì il guard-rail del lato opposto. La vettura si impennò e piombò sul pubblico lì presente. Quattro persone persero la vita: uno spettatore, due giornalisti e un commissario di gara. Il pilota tedesco si ruppe una gamba.
La gara nel frattempo proseguì per altri quattro giri. Il tedesco Jochen Mass, con la sua McLaren, passò la Lotus di Jacky Ickx. Subito dopo, la direzione gara decise di fermare l’evento con la bandiera rossa. Jochen Mass conquistò la vittoria, la sua prima e unica in carriera. L’ultima vittoria tedesca risaliva al Gran Premio di Gran Bretagna del 1961, ad Aintree, di Wolfgang von Trips su Ferrari. Per vedere un altro tedesco sul gradino più alto del podio, bisognò aspettare Michael Schumacher su Benetton al Gran Premio del Belgio del 1992.
Non furono dati i punteggi pieni perché la gara non aveva raggiunto il 75% di completamento. Insieme al tedesco, salirono così sul podio Ickx e la Brabham dell’argentino Carlos Reutmann. Fatto storico, fu il primo arrivo a punti di una donna in F1, con la pilota italiana Lella Lombardi sulla March, arrivata sesta, che le valse mezzo punto, l’unico della sua carriera.

GP Spagna 1975 – Conseguenze
Dopo i tragici fatti del Montjuïc, la F1 decise di abbandonare il circuito barcellonese e stabilire definitivamente il Gran Premio di Spagna a Jarama fino al 1981. Il circuito mantenne le attività motociclistiche fino al 1982, per poi essere chiuso definitivamente nel 1986.
Dopo la fine del franchismo, la F1 tornò in Spagna nel 1986, sul circuito di Jerez de la Frontera fino al 1990. Dal 1991 ad oggi, il Gran Premio di Spagna è ospitato dal Circuito di Barcellona-Catalogna, costruito appositamente per le Olimpiadi estive del 1992. Il circuito catalano ospiterà il Gran Premio di Spagna fino al 2025.
Nel 2026, il nuovo circuito semipermanente nell’area IFEMA, nel quartiere Valdebebas della capitale Madrid, ospiterà la F1 e il Gran Premio di Spagna fino al 2035. Per il tracciato catalano, non sembrano esserci possibilità di rimanere in calendario in concomitanza con il Gran Premio madrileno. Il circuito, nel corso degli anni, ha subito molti problemi finanziari. Attualmente ha un contratto che scade nel 2026 e sembrano non esserci possibilità di avere due Gran Premi spagnoli in calendario in futuro.
Crediti foto: F1