I colloqui tra il governo del Ruanda e la F1 per ospitare un GP continuano a progredire, ma non è ancora stato raggiunto un accordo definitivo. L’obiettivo principale rimane il 2029, con alcune fonti che indicano anche il 2030 come possibile data clou. Il Ruanda è considerato il candidato più avanzato in Africa per il ritorno della classe regina del motorsport sul continente, evento assente dal 1993.
Il piano per il GP prevede la costruzione di un circuito permanente vicino al nuovo aeroporto internazionale di Bugesera, a sud della capitale del Ruanda, Kigali. Questo farà parte di un’intera nuova area urbana dedicata a intrattenimento, turismo e motorsport, inclusi eventi per F2 e F3. L’aeroporto dovrebbe essere operativo entro il 2028 e il circuito è progettato sfruttando il terreno collinare per creare un tracciato spettacolare con forti dislivelli e curve impegnative.
Jean-Guy Afrika, CEO della Rwanda Development Board, ha affermato: “siamo in corsa per ospitare possibilmente un GP di Formula 1, in Ruanda, nel 2029. L’aeroporto sarà il fulcro di una nuova città intera, con la pista da corsa e strutture ricreative, perché in F1 la gente viene soprattutto per l’intrattenimento di una settimana”. Ha aggiunto che la massima categoria del motorsport attira “CEO globali, imprenditori tech e individui ad alto patrimonio netto”, rendendola uno sport “mirato” per il Ruanda.
La ministra dello Sport Nelly Mukazayire ha dichiarato: “I colloqui stanno andando bene. La F1 è qualcosa di enorme, quindi come paese dobbiamo prepararci sotto vari aspetti.” Ha sottolineato i benefici per investimenti, crescita dello sport africano e sviluppo di talenti locali.

Il sorpasso del Ruanda sul Sudafrica per la F1
Il Sudafrica sta lavorando per aggiornare il circuito di Kyalami a standard Grado 1 FIA, con l’obiettivo di un ritorno dal 2027 e supporto governativo per tre anni. Tuttavia, fonti vicine a Liberty Media indicano che il progetto ruandese è più avanti, mentre quello sudafricano appare meno concreto al momento.
Lewis Hamilton ha sostenuto a lungo un GP nel continente africano, dichiarando: “Non possiamo continuare ad aggiungere gare in altre location e ignorare l’Africa, da cui il resto del mondo prende tanto senza dare nulla in cambio. Una gara lì evidenzierebbe quanto sia grande quel posto, portando turismo e molte altre opportunità”.
Il progetto promette un forte impulso al turismo (che nel 2023 ha generato oltre 620 milioni di dollari) e alla creazione di posti di lavoro. Tuttavia, emergono critiche legate a questioni politiche, tra cui accuse di supporto ruandese a gruppi ribelli nella Repubblica Democratica del Congo e preoccupazioni sui diritti umani. La Formula 1 ha dichiarato di monitorare attentamente questi sviluppi.
Il Ruanda appare in pole position per un ritorno storico di un GP in Africa, ma il calendario fitto e le complessità negoziali rendono il 2029 una data realistica piuttosto che certa. L’entusiasmo cresce, con possibili annunci nei prossimi anni.
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Crediti foto: Qian Jun/MB Media/Getty Images




