Il GP di Monaco è un’icona di glamour e adrenalina nel mondo della F1, spesso immortalato sul grande schermo – sia in film di finzione che in documentari – grazie al suo fascino unico e alla spettacolarità del tracciato.
Di seguito, una panoramica dettagliata dei principali film che hanno messo al centro il Gran Premio di Monaco.
“Grand Prix” (1966): un’epopea in Cinerama
Diretto da John Frankenheimer, Grand Prix è un film cult sulla F1, girato nel 1966 in formato Cinerama a 70 mm, una tecnica spettacolare utilizzata anche per capolavori come 2001: Odissea nello Spazio.
Il film inizia proprio sul circuito di Monte Carlo, con una griglia di partenza che include vetture iconiche come quattro Lotus 25/33, una BRM P261, due Brabham BT11 e otto Lotus di Formula Junior. La trama segue un campionato del mondo immaginario, articolato su nove gare, che rievoca episodi e incidenti celebri della storia della F1.
Per le riprese, Frankenheimer ottenne la collaborazione di Enzo Ferrari, che fornì le sue vetture ma pose due condizioni: che le sue auto non venissero mai mostrate come sconfitte e che il suo nome non apparisse nel film. Le sequenze girate a Monte Carlo catturano l’atmosfera unica del circuito, con inquadrature mozzafiato che esaltano la velocità e il prestigio della gara.
Grand Prix vinse tre premi Oscar per il suo comparto tecnico all’avanguardia per l’epoca: montaggio, sonoro e montaggio sonoro.
“Weekend of a Champion” (1971): un’intima cronaca del Gran Premio di Monaco
Nel 1971, il regista Roman Polanski, amico del leggendario pilota Jackie Stewart, realizza Weekend of a Champion, un documentario che offre uno sguardo privilegiato sul weekend del Gran Premio di Monaco di quell’anno, vinto proprio da Stewart. Il film segue lo scozzese in ogni momento: dalla preparazione in hotel alle sessioni in pista, fino a frammenti della sua vita privata accanto alla moglie Helen. Le telecamere catturano l’intensità e il glamour del weekend di gara, ma anche la pressione e la concentrazione di un pilota al vertice della sua carriera.
Nel 2013, Polanski ha rilasciato una versione aggiornata del documentario, arricchita da un’intervista con Stewart. In questa conversazione, girata quarant’anni dopo la gara del 1971, il pilota riflette sulla sua stagione migliore in F1 e sul dolore per la perdita di numerosi colleghi, in un’epoca in cui la sicurezza nelle corse era ancora precaria. Il documentario diventa così non solo un ritratto di un evento sportivo, ma anche una preziosa testimonianza storica sul mondo della F1 negli anni ’70.
Il Gran Premio di Monaco nel cinema moderno
Il fascino del Gran Premio di Monaco si estende anche al cinema contemporaneo, spaziando tra generi molto diversi.
Uno degli esempi più sorprendenti è Iron Man 2 (2010), terzo film del fortunato franchise del Marvel Cinematic Universe, dove il circuito monegasco diventa il palcoscenico di una sequenza d’azione chiave. Tony Stark, alias Iron Man, si trova coinvolto in un duello ad alta velocità contro il villain Ivan Vanko durante una gara sul tracciato di Monaco. Tuttavia, le riprese non furono effettuate durante il vero Gran Premio di F1, ma in occasione del Grand Prix Historique di Monaco. Le telecamere furono posizionate sul tetto del Fairmont Hotel per catturare l’azione, sfruttando l’atmosfera unica del Principato.
Un altro omaggio al Gran Premio di Monaco è il documentario Ferrari 312B (2017), che racconta il restauro della monoposto Ferrari che corse nei campionati del 1970 e 1971. Il progetto, voluto dall’ex pilota e imprenditore Paolo Barilla, ha l’obiettivo di riportare la vettura in pista proprio per il GP Storico di Monaco. Il film segue il lavoro del leggendario progettista Mauro Forghieri, che aveva disegnato la 312B e ne supervisiona il restauro. Il documentario unisce nostalgia e passione, celebrando la storia della Ferrari e l’eredità del motorsport.
Infine, una menzione curiosa va a Murder Mystery (2019), commedia distribuita su Netflix con Adam Sandler e Jennifer Aniston. La trama ruota attorno a un omicidio su uno yacht ormeggiato a Monte Carlo durante il weekend del Gran Premio. Tra i sospettati c’è un pilota di F1, ma le sequenze della gara non sono state girate a Monaco. Gli scenografi hanno ricreato l’atmosfera del Gran Premio a Milano, nella zona di Porta Venezia, allestendo striscioni, bancarelle e auto sportive come Lamborghini e Ferrari per simulare il circuito monegasco.
Il Gran Premio di Monaco, con il suo mix di eleganza, storia e adrenalina, si conferma una fonte d’ispirazione inesauribile per il cinema. Dai film epici ai documentari intimi, fino alle apparizioni in blockbuster moderni, il circuito del Principato continua a incantare registi e spettatori, cementando il suo status di icona culturale oltre che sportiva.
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