Negli ultimi anni, il circuito di Suzuka ha intrapreso un ambizioso programma di riasfaltatura per rinnovare l’intera superficie, un intervento necessario dopo oltre un decennio di usura che aveva portato a irregolarità e variazioni di grip, segnalate dai piloti durante eventi come il Gran Premio del Giappone di F1 e la Super GT. Questo processo si articola in due fasi principali, con l’obiettivo di migliorare sicurezza, prestazioni e sostenibilità, in linea con il rinnovo del contratto che lega l’evento nipponico a Liberty Media fino al 2029.
Il rinnovamento è suddiviso in due interventi distinti per minimizzare l’impatto sulle gare annuali. La prima fase ha riguardato la parte est del circuito (East Course), completata tra gennaio e febbraio di quest’anno durante la pausa invernale. Questa sezione include il celebre “snake” la prima parte delle curve Degner e la pit-lane, con l’aggiunta di un asfalto moderno che offre maggiore grip, una superficie più liscia e un drenaggio ottimizzato per gestire le piogge frequenti della regione. La seconda fase si concentra sulla parte ovest (West Course), che comprende la seconda parte delle Degner, l’Hairpin, la Spoon Curve e la 130R, una delle curve più impegnative al mondo per la sua velocità. Questa fase è in pieno svolgimento e dovrebbe concludersi entro febbraio, completando così la riasfaltatura integrale del tracciato per la prima volta in oltre 15 anni.

Tecnologie e modifiche
L’asfalto utilizzato è di ultima generazione, progettato per garantire aderenza costante e una maggiore resistenza all’usura, rispondendo alle esigenze delle moderne monoposto di Formula 1 e delle auto da turismo. Implementati miglioramenti al drenaggio per ridurre i rischi in condizioni di bagnato, un aspetto critico per Suzuka, spesso colpita da pioggia durante le gare.
Inoltre, i cordoli sono stati uniformati e, in alcuni punti, sostituiti con design a doppio livello (basso e piramidale alto) per migliorare la sicurezza, mentre le aree di fuga sono state ampliate con ghiaia al posto dell’erba in curve come la Degner e la 130R, penalizzando chi esce di traiettoria.

Impatti sulle prestazioni delle nuove monoposto di F1
La riasfaltatura ha già dimostrato effetti significativi nella parte est durante il GP del Giappone di quest’anno, con tempi sul giro più veloci di circa 1-1.5 secondi rispetto all’anno precedente, grazie al grip superiore e a una superficie più stabile. Con il completamento della parte ovest, ci si aspetta un ulteriore incremento delle prestazioni nel 2026, soprattutto con l’introduzione delle nuove regole che prevedono auto più leggere, aerodinamica attiva e l’eliminazione del DRS sostituito dall’“Overtake Mode”. Questo potrebbe portare a tempi complessivi inferiori di 1-2 secondi, rendendo le curve tecniche come la Spoon Curve e la 130R ancora più spettacolari e strategiche.
Questi lavori sono parte di un piano di modernizzazione a lungo termine che include obiettivi di sostenibilità, come la carbon neutrality entro il 2030 attraverso l’installazione di pannelli solari e altre iniziative ecologiche. Suzuka, di proprietà di Honda, rimane un banco di prova fondamentale per i costruttori giapponesi e un palcoscenico privilegiato per serie come la Super Formula e la Suzuka 8 Hours, oltre alla F1. Le modifiche non alterano il carattere unico del tracciato, ma lo adattano agli standard moderni, preservandone la sfida per piloti e ingegneri.
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Crediti foto: Suzuka Circuit, Kym Illman/Getty Images





