La possibilità che l’Autódromo do Estoril torni a ospitare un Gran Premio di F1 è concreta, ma presenta diverse complessità e dipende da fattori politici, economici e logistici. Il Comune di Cascais ha annunciato l’intenzione di acquisire il circuito dallo Stato del Portogallo e di avviare negoziati con la FIA e Liberty Media per riportare il Gran Premio del Portogallo all’Estoril a partire dal 2028. Questo piano include anche l’obiettivo di ospitare una gara di MotoGP, anch’essa di proprietà di Liberty Media, nel 2027 come parte di un progetto più ampio per rilanciare il circuito come sede di eventi motoristici di alto profilo.
Breve storia dell’Estoril in F1
L’Autódromo do Estoril, situato a circa 30 km da Lisbona, ha ospitato il Gran Premio di Portogallo di Formula 1 per 13 edizioni consecutive dal 1984 al 1996.
Il circuito fu escluso dal calendario dopo il 1996 principalmente per due motivi: le infrastrutture non soddisfacevano più i requisiti FIA, in particolare per quanto riguarda le aree di fuga e la protezione per i piloti e la gestione del circuito non riuscì a finanziare gli aggiornamenti necessari per competere con circuiti più moderni.
Dopo il 1996, il Portogallo rimase senza Gran Premi fino al 2020 e 2021, quando l’Autódromo Internacional do Algarve a Portimão ospitò due gare durante la riorganizzazione del calendario dovuta alla pandemia di COVID-19. La località portoghese si è rivelata una sede apprezzata per il suo layout tecnico e ondulato, ma non è stata confermata come sede permanente.

Situazione attuale e prospettive
Il governo portoghese, guidato dal primo ministro Luís Montenegro, ha espresso un forte interesse a riportare la massima categoria in Portogallo, con un obiettivo dichiarato per il 2027. Il Comune di Cascais, che gestisce amministrativamente l’area di Estoril, vede nel circuito un’opportunità per rilanciare il turismo e l’economia locale. L’acquisizione del circuito dal governo è un passo chiave per consentire investimenti pubblici e privati.
Estoril possiede una licenza FIA di Grado 1 dal 2013, il che lo rende tecnicamente idoneo a ospitare gare di F1. Tuttavia, per soddisfare gli standard attuali della Formula 1, sarebbero necessari interventi significativi, tra cui:
- Ampliamento delle aree di fuga: le curve veloci, come la Parabolica esterna, richiedono spazi di sicurezza più ampi rispetto agli anni ’80 e ’90;
- Aggiornamento delle infrastrutture: tribune, hospitality, paddock e sale stampa devono essere modernizzate per ospitare team, media e spettatori secondo gli standard di Liberty Media;
- Accessibilità e logistica: miglioramenti ai trasporti e alle strutture per accogliere decine di migliaia di spettatori.
Nel 2025, Estoril ha ospitato eventi come il WorldSBK, dimostrando di essere ancora attivo nel panorama motoristico internazionale. Tuttavia, a metà di quest’anno, alcune tribune sono rimaste chiuse per motivi di sicurezza, evidenziando la necessità di interventi strutturali.

La concorrenza interna ed esterna per uno slot in F1
Un ostacolo significativo è la concorrenza con Portimão, che ha già dimostrato di poter ospitare la massima serie con successo nel 2020 e 2021. L’Algarve dispone di un circuito moderno, con un layout apprezzato dai piloti per le sue variazioni altimetriche e curve sfidanti. Inoltre, il calendario per il 2026 e 2027 è già affollato, con 24 gare e l’ingresso di nuovi circuiti come quello di Madrid e potenziali candidature da Thailandia, Sudafrica e Corea del Sud. Liberty Media potrebbe optare per una rotazione tra circuiti europei, il che renderebbe più difficile per Estoril assicurarsi un posto fisso.
Il ritorno dell’Estoril dipenderà dalla capacità del Portogallo di attrarre sponsor e finanziamenti. Liberty Media richiede garanzie economiche significative per includere un circuito nel calendario e il sostegno del governo portoghese sarà cruciale per coprire i costi della tassa di ospitalità (che può superare i 30 milioni di dollari annui). Inoltre, il piano di Cascais di ospitare la MotoGP nel 2027 potrebbe servire come “prova generale” per dimostrare la capacità del circuito di gestire eventi di alto profilo.
Il tracciato di Estoril, lungo circa 4,2 km, è noto per il suo mix di curve lente e veloci, con un rettilineo principale che consente sorpassi e una Parabolica interna tecnica che mette alla prova i piloti. Tuttavia, le vetture sono più larghe e pesanti rispetto a quelle degli anni ’90, il che potrebbe richiedere modifiche al layout per garantire sicurezza e competitività. Il circuito è meno vario rispetto a Portimão, ma la sua posizione vicino a Lisbona e la sua storia potrebbero attrarre fan e turisti.

Prospettive a lungo termine
Il progetto per riportare l’Estoril in F1 è ambizioso ma realistico, a patto che gli investimenti per l’ammodernamento siano completati entro il 2027-2028 e che si raggiunga un accordo con Liberty Media, che potrebbe preferire Estoril per il suo valore storico rispetto a Portimão, ma solo se le infrastrutture saranno all’altezza e che il Portogallo dimostri di poter sostenere economicamente una gara annuale.
Al momento non ci sono annunci ufficiali da parte della proprietà della Formula 1, ma le trattative sono in corso. Il sostegno politico e l’interesse locale sono punti di forza, ma il successo dipenderà dalla capacità di superare le sfide logistiche e competitive. Nel frattempo, il circuito continuerà a ospitare eventi minori e storici, mantenendo viva la sua rilevanza nel motorsport.
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Crediti foto: Estoril, Algarve, WorldSBK