Esteban Ocon, l’attuale pilota Alpine che lascerà il team a fine stagione, ha avuto una lunga collaborazione con la Mercedes entrando a far parte dello Junior Team prima di conquistare il titolo della GP3, nel 2015. Ha poi ricoperto il ruolo di pilota di riserva del team di F1 nel 2019 prima di unirsi alla Renault per la stagione 2020.
Ocon è attualmente alla sua quinta e ultima stagione con la scuderia transalpina, ma i legami con la Mercedes continuano con il costruttore tedesco che gestisce ancora la sua carriera. Cosa che ha alimentato alcune voci sulla sostituzione di Hamilton nel 2025.
In un’apparizione all’High Performance Podcast, Ocon ha parlato del suo periodo di lavoro al fianco di Lewis Hamilton quando era il pilota di riserva della Mercedes. Alla domanda se c’è stato qualcosa che lo ha impressionato del lavoro del sette volte iridato, il francese ha risposto così: “Sicuramente. Ricordo che Lewis veniva da diversi eventi di marketing. È un uomo molto impegnato. A parte le corse, queste sono alcune delle differenze rispetto ad alcuni piloti che sono più concentrati sulla pista”.
“Ha una vita molto impegnativa e vedere come sposta la sua attenzione da una cosa all’altra mi ha stupito. È subito sul pezzo tornando a fare con il suo ingegnere qualcosa di completamente diverso. Non ha impiegato 10 minuti per rimettere a fuoco e rilavorare con i suoi ingegneri. Aveva sempre le sue bacheche con gli appunti per non dimenticare le cose da un anno all’altro, o da una sessione all’altra. Questo è quello che faccio anche io adesso“.

Ammettendo di non aver mai preso appunti prima di guardare Hamilton lavorare, Ocon ha continuato spiegando che ora memorizza meticolosamente le note sul suo telefono per poi offrirle ai suoi ingegneri.
Alla domanda su quando avrebbe preso appunti, il 27enne ha risposto: “Le riunioni sulle prestazioni, i problemi da risolvere, tutti i punti che dobbiamo affrontare e che ho messo fondamentalmente come esempio. Poi formulo le cose per essere in grado di trasferirle agli ingegneri al momento giusto”.
“Ma, se non le scrivo nel momento esatto in cui sto per uscire dall’auto, non le ricordo esattamente o saranno molto più vaghe. Se vado a un evento di marketing… e poi torno e mi dico: <<Avevo qualcosa di molto interessante, ma non me lo ricordo>>, immaginate quanto costerebbe per le nostre performance“, ha concluso Ocon.
Crediti foto: F1