Nella prima sessione di Prove Libere del Gran Premio del Bahrain (tutto il programma QUI) vedremo molti volti nuovi girare sulle monoposto di vari team. Ci sarà pilota di riserva della Ferrari, lo svedese Dino Beganovic, che prenderà la SF-25 del monegasco Charles Leclerc; il danese della Mercedes, Frederik Vesti guiderà la W16 dell’inglese George Russell; il campione di Formula 2 del 2025, il brasiliano Felipe Drugovich, sarà al volante dell’Aston Martin di Fernando Alonso; il britannico Luke Browning prenderà il sedile della Williams di Carlos Sainz e per ultimo (almeno fino ad ora), il giapponese Ayumu Iwasa si siederà nella Red Bull del campione del mondo in carica, Max Verstappen.
Il regolamento FIA prevede che almeno due sessioni di prime Prove Libere siano concesse ai piloti di riserva.
Fino allo scorso anno, le scuderie davano questa opportunità ai loro terzi piloti verso la fine del campionato; le tappe prescelte erano solitamente Monza, il Messico e l’ultimo Gran Premio, quello di Abu Dhabi.
Anomalia di quest’anno è che questa prima chance arrivi molto presto nel calendario, al quarto appuntamento per l’esattezza, quando le varie squadre sono nel pieno dei lavori per settare al meglio le loro monoposto.

A cosa è dovuta questa scelta così anticipata?
Questo sarà l’ultimo anno delle vetture ad “effetto suolo”, ed alcuni team, quelli più indietro in classifica, potrebbero mollare presto la competizione per concentrarsi di più sulle nuove monoposto del prossimo anno.
Insomma, questa sessione di prove libere è una sorta di “TPC” con le macchine attuali.
Seppur i test siano da più di un decennio banditi, i piloti di riserva fanno un enorme lavoro al simulatore e conoscono al meglio le varie piste del mondiale. Alcuni di loro, poi, parteciperanno al Gran Premio di Formula 2, che sarà in contemporanea con quello di Formula 1. Tutti avranno anche più elementi per istruirli al meglio.
Le scuderie non hanno perso il senno così all’improvviso, ma sono scelte ponderate al contesto attuale e futuro della F1. I piloti di riserva, così facendo, non saranno relegati negli ultimi Gran Premi, quando i giochi saranno ormai fatti. Qualcuno, fan ed appassionato, se ne lamenterà, ma una sessione lasciata ad un altro pilota non pregiudicherà il percorso in campionato.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, F1