La F1 ha annunciato un ampliamento significativo del proprio impegno verso la sostenibilità attraverso un investimento con Qatar Airways, global partner della serie. L’iniziativa si concentra sull’uso del Sustainable Aviation Fuel (SAF), un biocarburante progettato per ridurre le emissioni di carbonio legate ai trasporti.
Grazie alla collaborazione con Qatar Airways e DHL, la F1 prevede di tagliare le emissioni del 19% nei voli cargo per gli eventi flyaway della stagione 2024, equivalente a una riduzione di oltre 8.000 tonnellate di CO2. Questo è un passo fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo Net Zero entro il 2030, che richiede una riduzione del 50% delle emissioni rispetto ai livelli del 2018.
Innovazioni dentro e fuori pista
L’impegno della F1 per i carburanti sostenibili non si limita ai trasporti:
- In pista, dal 2026 le auto utilizzeranno carburanti al 100% sostenibili, anticipati da F2 e F3 già nel 2024.
- Fuori pista, i camion alimentati a biocarburante gestiscono le trasferte europee, mentre le aree operative dei Gran Premi saranno alimentate da soluzioni a basse emissioni, riducendo l’impatto di oltre il 90%.
Qatar Airways, già leader nel SAF, ha completato un acquisto significativo per ridurre le proprie emissioni di 19.000 tonnellate di CO2, posizionandosi come partner chiave per la sostenibilità globale della Formula 1.

Sguardo al futuro
Per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale, la F1 ha razionalizzato il calendario: dal 2026, il GP del Canada si sposterà a maggio, Monaco a giugno, ottimizzando i flussi logistici. Inoltre, hub regionali e container riprogettati stanno rendendo il trasporto più efficiente, con una riduzione delle emissioni del 17%.
Ellen Jones, Head of ESG di F1, ha sottolineato l’importanza di questi passi: “La collaborazione con i nostri partner e la FIA dimostra l’impegno condiviso per un futuro sostenibile, allineando tutte le parti coinvolte verso una visione comune per una Formula 1 più verde“.