Fresco di rinnovo contrattuale per altri cinque anni, Stefano Domenicali ha un’agenda internazionale intensa, volta a espandere ulteriormente la F1, con un focus particolare sui mercati emergenti. Subito dopo il Gran Premio d’Australia, in programma a Melbourne, è previsto un viaggio a Bangkok, in Thailandia, prima di dirigersi a Shanghai, in Cina, per il successivo appuntamento del calendario.
Uno dei pilastri del nuovo mandato di Domenicali è l’espansione della Formula 1 in nuovi territori, con particolare attenzione ai Paesi con economie in crescita. La Thailandia emerge come una candidata di spicco, desiderosa di ospitare un Gran Premio. Il progetto prevede un circuito cittadino a Bangkok, già delineato e pronto per essere discusso. Domenicali ha sottolineato l’importanza di concentrarsi su circuiti e nazioni che rappresentino il futuro della categoria, evidenziando come questa strategia abbia portato risultati positivi negli ultimi due anni.
“Registriamo un grande interesse da parte di molte nazioni intenzionate a entrare nel calendario del Mondiale“, ha dichiarato il dirigente, giustificando così la sua imminente visita a Bangkok.
Domenicali e l’incontro con il governo thailandese
L’ex primo ministro thailandese, Srettha Thavisin, aveva già avuto un incontro preliminare con Domenicali durante il Gran Premio di Imola dello scorso anno, un segnale concreto dell’interesse della Thailandia per la F1. Il Paese vede nel Gran Premio un’opportunità per promuovere il turismo e rafforzare la propria immagine internazionale grazie a un evento di richiamo globale. Tuttavia, l’inserimento di una nuova gara presenta anche delle sfide logistiche.
La questione del calendario
Uno degli ostacoli principali è la saturazione del calendario di Formula 1, che conta già 24 Gran Premi, il limite massimo accettato dai team per motivi di sostenibilità e gestione del personale. Per far spazio alla Thailandia sarà necessaria una riorganizzazione o una delicata negoziazione con squadre e organizzatori. Domenicali dovrà bilanciare l’entusiasmo dei nuovi mercati con le esigenze operative della categoria.
Prossimi passi
Il viaggio in Thailandia rappresenta solo la prima tappa di un percorso più ampio, che evidenzia l’approccio proattivo di Domenicali nel rafforzare la presenza della F1 in Asia, un continente chiave per la crescita futura del motorsport. L’esito delle trattative a Bangkok potrebbe essere decisivo per l’ingresso della Thailandia nel Circus, ampliando ulteriormente l’orizzonte globale della categoria.