Il Sudafrica, dopo aver ospitato numerose volte la F1 nel secolo scorso, sta facendo un grande sforzo per riportare la massima categoria del motorsport nel Paese. Il governo sudafricano sta valutando due candidature principali per questa iniziativa:
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il circuito di Kyalami, situato vicino a Johannesburg e recentemente rinnovato, storica sede per Formula 1;
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un nuovo progetto per un tracciato cittadino a Città del Capo.
La decisione su quale proposta sostenere ufficialmente è attesa entro la fine di aprile. Per quanto riguarda la seconda opzione, gli organizzatori del Gran Premio di Città del Capo, guidati dall’amministratore delegato Igshaan Amlay, hanno aggiornato il loro progetto per renderlo più competitivo e attraente.

F1 a Città del Capo: i dettagli
Il tracciato proposto è un circuito urbano di circa 5,7 km, disegnato dall’archistar della F1, il tedesco Hermann Tilke. Il circuito si snoda in parte lungo il lungomare, una delle aree più iconiche e pittoresche della città, con viste sull’oceano e sulla “Montagna della Tavola”, un rilievo alto più di 1000 metri che sovrasta la capitale sudafricana.
Il progetto prevede di integrare le infrastrutture già esistenti, costruite per i Campionati mondiali di calcio del 2010, come lo stadio di Green Point, che verrebbe adattato per ospitare tribune, aree hospitality e altre strutture necessarie per un Gran Premio per la massima serie.
Amlay ha spiegato che il tracciato è stato ulteriormente affinato dopo studi e simulazioni, arrivando a un layout che soddisfa i requisiti tecnici della F1 moderna, garantendo sia sicurezza che spettacolarità.
Ha enfatizzato il vantaggio di poter contare su infrastrutture già pronte, come lo stadio e le aree circostanti, che ridurrebbero significativamente i costi di costruzione e i tempi di preparazione rispetto alla creazione di un circuito ex novo o a ulteriori interventi su Kyalami.
L’obiettivo è presentare un progetto sostenibile ed economicamente vantaggioso, in grado di competere con altre candidature globali. La scelta tra Kyalami e Città del Capo sarà cruciale, ma non definitiva per il ritorno della F1 in Sudafrica. Anche se il governo scegliesse una delle due opzioni, ottenere un posto nel calendario sarà una sfida difficile.

Il calendario attuale è già saturo e un nuovo slot potrebbe realisticamente aprirsi solo a partire dal 2028. Il Sudafrica dovrà vedersela con concorrenti agguerriti come Thailandia, Ruanda e Corea del Sud. Il progetto di Città del Capo si distingue per il suo approccio pragmatico: sfruttare un’eredità sportiva esistente per creare un evento di livello mondiale, combinando la bellezza naturale della città con un circuito urbano che potrebbe attirare sia i fan che i turisti.
Al momento, non è stato specificato come il tracciato si integrerà con le strade esistenti o quali modifiche saranno necessarie per soddisfare gli standard FIA. Il sostegno politico e i finanziamenti rimangono nodi cruciali da sciogliere. Il Gran Premio di Città del Capo rappresenta un’idea audace e innovativa, che punta a trasformare le strutture dei Mondiali del 2010 in una base per la Formula 1.
Gli organizzatori sono fiduciosi, ma il successo del progetto dipenderà dalla decisione del governo sudafricano, dalla capacità di competere a livello internazionale e dalla volontà di Liberty Media di accogliere il Sudafrica nel suo calendario globale. Un altro pericolo si staglia all’orizzonte per la povera Europa.