Crolla l’ennesimo castello di sabbia costruito con sospetti, allusioni e mezze verità. La McLaren di Oscar Piastri è risultata perfettamente conforme al regolamento tecnico della Formula 1 dopo un controllo approfondito da parte della FIA seguito al Gran Premio di Miami. Nessun liquido misterioso, nessun trucco da laboratorio, nessuna violazione nascosta tra i carboni roventi. Solo una monoposto veloce, regolare e vincente.
Nel paddock, quando qualcuno comincia a dominare, i mormorii non si fanno attendere. I dubbi diventano insinuazioni e da lì il passo verso il complottismo – tecnico e non – è brevissimo. Stavolta l’accusa, neppure troppo velata, riguardava un presunto sistema di raffreddamento illecito degli pneumatici: una teoria tanto fantasiosa quanto priva di prove.
Il responso della FIA è stato netto. La vettura numero 81 è stata selezionata per controlli a campione tra le prime dieci: analisi approfondite su tutti i gruppi ruota, verifica della conformità agli articoli 3.13 e 11.5 del regolamento, e nessuna irregolarità riscontrata. Caso chiuso. Amen!

A rincarare la dose d’ironia ci aveva pensato Zak Brown, che si è presentato al muretto con una bottiglietta etichettata “tire water”, prendendo in giro – con stile – il chiacchiericcio di fondo. Un gesto teatrale ma eloquente: chi non ha niente da nascondere può permettersi di ridere per primo.
Oscar Piastri, dal canto suo, ha risposto con la serenità di chi ha la coscienza pulita e la velocità dalla sua parte. Il suo vantaggio in classifica è frutto di prestazioni limpide, e la supremazia dimostrata a Miami – oltre trenta secondi rifilati al primo degli inseguitori – racconta di una McLaren semplicemente migliore, non di una MCL39 fuori dalle regole.
La Formula 1 ha bisogno di regolamenti chiari, ma anche di lucidità collettiva. Non tutto ciò che funziona bene è necessariamente illecito. E oggi, per chi vive di sospetti, è un giorno da dimenticare. Se a Christian Horner fischieranno le orecchie suggeriamo un po’ di riposo alla lingua. Perché, si sa, che la cavità orale è collegata con l’apparato uditivo…
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing McLaren F1
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