Manca ormai poco al debutto di un secondo team americano in Formula 1. Dopo la Haas, Cadillac sarà la seconda scuderia a stelle e strisce nel Circus, nonché l’undicesimo team sulla griglia di partenza. Gli ultimi giorni sono stati molto importanti per la scuderia americana: la sua power unit è stata approvata dalla FIA (leggi qui) e debutterà nel 2029. Fino ad allora sarà la Ferrari a fornire i propulsori. Cadillac presenterà inoltre la sua prima livrea ufficiale durante l’imminente Gran Premio di Miami (qui per approfondire), previsto a breve (orari e dettagli).
Ricapitolando, Cadillac ha: la monoposto, la power unit, la livrea… ma manca ancora qualcosa. Esatto: i piloti. Attualmente, la squadra statunitense non ha ancora annunciato i suoi driver ufficiali. Tra i candidati principali spiccano due nomi già noti nel mondo della F1: il messicano Sergio Perez, uscito dalla Red Bull, e Guanyu Zhou, attuale pilota di riserva della Ferrari, con un passato in Alfa Romeo (oggi Stake F1 Team Kick Sauber).
Sergio Perez appare il più vicino al sedile americano, come rivelato da Paul Hembery in una recente intervista ai nostri microfoni (leggi), grazie alla sua lunga esperienza in F1. Per Zhou, l’ipotesi si collegherebbe a un possibile “favore” alla Ferrari, fornitrice delle power unit Cadillac fino al 2028.

Ma la coppia Pérez-Zhou sarà gradita a Donald Trump?
L’attuale Presidente degli Stati Uniti d’America, grande amico di Mario e Michael Andretti – primi promotori del progetto che poi è stato bloccato da Liberty Media e dalla stessa Formula 1 prima del subentro di Cadillac – è noto per la sua forte retorica patriottica e per lo slogan “America First”. Vedere una vettura americana con a bordo un pilota messicano e uno cinese potrebbe non essere di suo gradimento.
Trump ha più volte espresso posizioni dure verso la comunità latina negli Stati Uniti, come dimostrano le politiche di deportazione verso Centro e Sud America. Sergio Perez, proveniente dal Messico, potrebbe non rispecchiare l’immagine di “americanità” cara all’attuale presidente.
La situazione è ancora più delicata nel caso di Guanyu Zhou. La Cina è considerata il principale avversario economico degli Stati Uniti. Trump ha avviato una vera e propria guerra commerciale con Pechino, imponendo dazi molto alti sulle merci cinesi. La risposta non si è fatta attendere, con ritorsioni analoghe da parte del governo cinese.

Cadillac dovrà quindi valutare attentamente la scelta dei piloti. Trump potrebbe anche chiudere un occhio su Perez, ma difficilmente lo farebbe su Zhou, considerando le tensioni con la Cina. La scuderia americana andrà per la sua strada con la coppia Perez-Zhou, oppure opterà per un profilo più gradito all’inquilino della Casa Bianca, magari scegliendo un pilota statunitense per dare quel tocco di patriottismo che tanto piace a Donald Trump?
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari HP