F1 – E se Brad Pitt diventasse un alleato di Andretti?

Una breve riflessione su ciò che potrebbe essere il film “F1”, una pellicola ambientata nel mondo del Circus dei gran premi, e sulla controversia tra Andretti, Liberty Media e la Formula 1 nel suo insieme

I XXXIII Giochi Olimpici estivi di Parigi si sono appena conclusi, e ora la torcia olimpica passerà nelle mani della prossima città ospitante: Los Angeles, in California, negli Stati Uniti d’America, che accoglierà i Giochi del 2028. Le Olimpiadi di Los Angeles sarà solo uno dei numerosi eventi sportivi che gli Stati Uniti ospiteranno nel prossimo decennio, tra cui il Mondiale di calcio per club nel 2025, la Coppa del Mondo nel 2026 (in collaborazione con Canada e Messico) e le Olimpiadi invernali di Salt Lake City, nello Stato dello Utah, nel 2034.

Dal 2023, la Formula 1 è diventata di “casa” negli Stati Uniti, con ben tre Gran Premi – Miami, Austin e Las Vegas – come accadeva nei primi anni ’80. Con la crescente popolarità della serie negli States, è aumentata anche l’attenzione sulla querelle riguardante la mancata iscrizione del team Andretti, supportato dalla Cadillac, pur avendo soddisfatto tutti i requisiti necessari.

Andretti General Motors
Michael e Mario Andretti

Lo scorso maggio, una lettera firmata da senatori di entrambi i partiti del Congresso è stata inviata a Liberty Media con la quale si chiedeva spiegazioni sul mancato ingresso dei nomi di Andretti e Cadillac in F1. Giovedì scorso, il Dipartimento di Giustizia ha aperto un’indagine ufficiale nei confronti di Liberty Media, accusata di aver violato la legge antitrust americana in relazione alla controversia con Andretti.

Greg Maffei, CEO di Liberty Media, si è dichiarato tranquillo e disposto a collaborare con la giustizia. Tuttavia, questa indagine potrebbe rappresentare il primo passo verso l’ingresso di Andretti e Cadillac nella massima categoria del motorsport.

F1: il ruolo di Trump (e non solo) nella vicenda Andretti

A novembre, avremo un nuovo inquilino alla Casa Bianca, e se dovesse vincere Donald Trump, candidato per i repubblicani, con il suo slogan “America first”, potrebbe decidere di scontrarsi con Liberty Media per aiutare il suo amico Mario Andretti.

C’è, però, un altro fattore che potrebbe risultare determinante per la causa di Andretti: il film “F1”, ambientato nel mondo della Formula 1 e con Brad Pitt come protagonista. Il lungometraggio uscirà nelle sale americane il 27 giugno 2025, in concomitanza con il Gran Premio d’Austria.

Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, in una recente intervista ha puntato molto su questa pellicola per accrescere ulteriormente la popolarità della categoria, ma questo potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.

La trama del film ruota attorno alla storia di un team di F1, la “Apex”, che è appunto l’undicesimo team in griglia. Alcune scene sono state girate durante vari Gran Premi, e in una di queste vediamo gli attori Brad Pitt e Damson Idris affiancare i veri piloti.

La storia del cinema americano è piena di film che hanno fatto propaganda e proselitismo tra i giovani, spingendoli ad arruolarsi nell’esercito o a praticare nuovi sport. Gli esempi più lampanti sono due icone degli anni ’80: “Karate Kid” e “Top Gun”. Grazie all’incredibile successo di questi due film, molti giovani americani hanno iniziato a praticare karate o ad arruolarsi nell’aeronautica militare.

Non sappiamo se il film avrà successo negli Stati Uniti, ma è certo che il pubblico americano, una volta uscito dalla sala dopo aver visto “F1”, potrebbe chiedersi perché nel film ci siano 11 team, mentre nella realtà questo non è stato possibile, nonostante nomi americani del calibro di Andretti e Cadillac avessero fornito tutte le garanzie necessarie per entrare in F1.

Questa pellicola potrebbe trasformarsi in un clamoroso autogol per Liberty Media e la Formula 1, offrendo ad Andretti un alleato inaspettato nella sua lotta politica contro il mondo della F1: Brad Pitt.


Crediti foto: F1

Exit mobile version