L’avevamo raccontato nei giorni scorsi: dopo il disastroso triple-header, Aston Martin aveva riunito i suoi vertici per affrontare una situazione che si prevedeva difficile ma che non si considerava drammatica. E invece la pista ha sentenziato che la AMR25 è lungi dall’essere una vettura competitiva, cosa che potrebbe determinare una stagione di grandi sofferenze in un anno di morente quadro regolamentare.
Da quel meeting è scaturita una linea chiara e poco incoraggiante per Fernando Alonso e Lance Stroll, almeno in chiave 2025: gli sforzi sono tutti orientati all’anno venturo. Linea sposata da tutte le componenti della squadra. E non poteva essere altrimenti visto che la posta in palio, tra pochi mesi, sarà elevatissima.

Aston Martin “snobba” il 2025
Adrian Newey sarà totalmente dedicato al programma per il 2026. Questa è la linea tracciata dal team al termine dell’incontro ad alta priorità convocato da Lawrence Stroll e al quale si allude in apertura di questo scritto. Al tavolo, oltre al celebre progettista chiamato a portare la franchigia di Silverstone in cima alla Formula 1, anche Andy Cowell, Fernando Alonso, Lance Stroll e le altre figure apicali della struttura che in questi giorni dovrebbe vedere anche l’arrivo di Enrico Cardile bloccato da una controversia con la Ferrari che ne aveva prolungato il periodo di gardening.
Già durante il weekend di Jeddah, Cowell aveva chiarito che l’apporto di Newey è indirizzato esclusivamente al lungo termine, sebbene alcuni spunti possano rivelarsi utili anche nel corso dell’attuale campagna sportiva. Ma è difficile mettere le mani su un progetto nato male e con tutte le limitazioni dell’ Aerodynamic Testing Restriction e del budget cap. Da qui la decisione di dirottare ogni sforzo al 2026 che prevede l’arrivo di Honda in sostituzione dell’attuale motorista: Mercedes.
Un post social di Aston Martin, con una foto che ritrae Newey accanto ad Alonso e la frase “le fondamenta del futuro“, lascia poco spazio a interpretazioni. Il 2025 viene considerato una tappa intermedia, sacrificabile, a favore di un orizzonte più strategico più ampio: l’importanza del futuro prevale sull’immediato.

Aston Martin: Adrian Newey non toccherà la AMR25
Per quest’anno non è previsto un coinvolgimento diretto di Newey nello sviluppo della AMR25. Tuttavia, ogni input ricevuto, ogni strumento ottimizzato nel processo in corso, potrebbe generare benefici collaterali anche nel brevissimo periodo. Ma con poche speranze di ripresa perché la concorrenza non se ne sta in attesa a braccia conserte. Nel frattempo, il progettista ex Red Bull è impegnato a ristrutturare le metodologie di lavoro del team per renderle più efficaci in prospettiva futura.
L’interpretazione più realistica? La stagione in corso sarà un terreno in salita, con scarse possibilità di recupero. L’attenzione è ormai interamente proiettata su ciò che verrà. Dal canto suo, Fernando Alonso sta vivendo il suo peggior avvio di stagione dai tempi della Minardi e del secondo anno in McLaren-Honda. Un dato che lui stesso riconosce e accetta, pur mal digerendo l’idea di non salire sul podio da ormai due stagioni.
Nel caso ipotetico in cui Newey decidesse di intervenire sul progetto attuale, il suo impatto arriverebbe solo dopo la pausa estiva: troppo tardi per cambiare le sorti del 2025 e potenzialmente dannoso per il cronoprogramma del 2026, che resta la priorità assoluta.
“Stiamo ancora cercando di comprendere a fondo questa macchina, ma ciò che conta davvero è mettere a frutto l’esperienza di Adrian nella definizione dell’architettura 2026, in vista delle nuove regole“, ha spiegato Cowell a Channel 4. “È entrato ufficialmente a marzo, ma abbiamo cominciato a costruire il piano del 2026 già a gennaio. Da subito si è concentrato sull’analisi del concept sviluppato fin lì, individuando i punti chiave da perfezionare“.

Parole che sanno di resa programmata e consapevole. Newey, anziché sprecare tempo su un progetto claudicante, sta spendendo le proprie forze mentali nel settaggio della galleria del vento che diventa la chiave per un futuro tecnico roseo. Lo abbiamo scritto a più riprese e sottolineato nelle nostre dirette video: il 2025 avrebbe presentato realtà che, a un certo punto, consce del ritardo, si sarebbero fatte da parte per puntare alla stagione della grande rivoluzione. Aston Martin è la prima “vittima” del contesto vigente. Ma non le si può fare una colpa se il legislatore ha fissato paletti così rigidi da non poter essere eradicati.
Il rischio che nella seconda metà del campionato la forbice prestazionale tra alcune equipe si allarghi in maniera inesorabile è concreto. Di questo ne devono rispondere direttamente Liberty Media e la FIA, non di certo quei team che si trovano quasi costretti a giocare il ruolo di spettatori non paganti.
Crediti foto: Aston Martin