Ieri, con un messaggio su X, la Aston Martin ha condiviso i passi fatti in termini infrastrutturali negli ultimi anni. In una comparativa sono state affiancate due immagini che mostravano i progressi nella realizzazione del campus di Silverstone, che a breve sarà a pieno regime, quando la nuova galleria del vento effettuerà la sua prima corsa ufficiale. Si tratta di uno strumento necessario per competere ad altissimi livelli, soprattutto dal 2026, considerando che la AMR25 sarà ancora una volta sviluppata nell’impianto di Brackley, di proprietà della Mercedes.
Anche se dal cuore del team inglese nessuno afferma che il 2025 sarà un campionato di transizione, questa è comunque la sensazione diffusa. In virtù della stabilità normativa e dopo un 2024 assai deludente, è inverosimile immaginare che la squadra di Lawrence Stroll riesca a fare un salto in avanti così netto da superare, in un colpo solo, quattro team agguerriti come Mercedes, Red Bull, Ferrari e i campioni del mondo in carica della McLaren.
Il primo marzo sarà una data cruciale per la squadra britannica, poiché Adrian Newey, la “Tech star” a lungo inseguita e lautamente compensata, entrerà finalmente in azione e inizierà a lavorare direttamente al progetto 2026. Proprio per questo motivo si ritiene, anche grazie alla collaborazione con Honda, che Aston Martin possa spezzare l’inerzia e portare il team al livello prestazionale più alto, necessario per competere immediatamente per le vittorie di tappa, se non per qualcosa di più.
Con queste premesse, quindi, il mondiale che prenderà il via in Australia (qui il calendario completo) rischia di essere solo una palestra di preparazione per i processi imposti e definiti da Andy Cowell, che oltre a essere CEO della squadra ne è diventato anche team principal.

Aston Martin 2025: lo scetticismo di Johnny Herbert
L’ex pilota di F1 non vede un futuro roseo per il team, che ha accolto, tra gli altri, l’ex Ferrari Enrico Cardile.
“L’Aston Martin è la squadra che ha la massima pressione sulle spalle. Ha sottoperformato negli ultimi anni, non riuscendo a mantenere lo slancio iniziale dopo un avvio promettente di un paio di stagioni fa. Poi tutto si è fermato. Ora molte cose sono cambiate, ma ci vorrà del tempo prima di vedere risultati concreti. Credo che l’Aston Martin sarà probabilmente la più deludente del 2025“, ha dichiarato Herbert in un’intervista a Casinoutanspelpaus.io.
“L’Aston Martin è probabilmente la squadra che sente più pressione, soprattutto per le aspettative legate agli investimenti di Lawrence Stroll. Adesso devono dimostrare di essere all’altezza. Tuttavia, ci sono molti segnali positivi, come l’arrivo di Adrian Newey, la nuova galleria del vento e tutte le infrastrutture messe in campo“, ha aggiunto il britannico per mitigare le sue critiche.
Uno dei problemi a breve termine potrebbe essere rappresentato dalla coppia piloti? “Fernando Alonso è sembrato un po’ frustrato in alcune occasioni, ma questo è qualcosa di tipico per lui. Anche Lance Stroll deve migliorare: entrambi devono trovare un equilibrio e imparare a sostenersi a vicenda per spingere la squadra in avanti“, ha concluso.

Chissà se i dubbi di Herbert sulla line-up piloti dell’Aston Martin non siano condivisi anche dai piani alti della scuderia. Il nome di Max Verstappen è stato menzionato più volte per il 2026. L’olandese, non è un segreto, ha una clausola rescissoria nel suo contratto che gli consente di liberarsi nel caso in cui le prestazioni della vettura non fossero all’altezza delle sue aspettative. Con un cambio di propulsori epocale, dato che Milton Keynes farà tutto in casa, il futuro della scuderia non sembra così sereno.
Chissà se Lawrence Stroll, dopo aver realizzato una campagna acquisti clamorosa, non possa fare un ultimo sforzo, coinvolgendo i munifici sponsor attratti dal suo progetto, per assicurarsi le prestazioni sportive del quattro volte campione del mondo.
Crediti foto: Aston Martin F1