F1 – Anche la FIA si arrende ai dieci team

Il Presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, parlando ai microfoni dell’agenzia Reuters è stato protagonista di una vera e propria inversione a U che segna una resa alla FOM

A Montecarlo, il Presidente della FIA, l’emiratino Mohammed Ben Sulayem, rispondendo alle domande della Reuters, ha chiuso alla possibilità di vedere undici team in griglia di partenza. O per meglio dire, ha suggerito di non percorrere più questo infruttuoso sentiero.

L’ex rallysta ha consigliato a Mario e Michael Andretti che se vogliono gareggiare in Formula Uno è meglio passare per l’acquisto di un sodalizio esistente così come fatto da Audi con la Sauber.

Per Ben Sulayem alcune scuderie hanno bisogno di essere rivitalizzate in un contesto che lasci inalterato il mandato a dieci team. Il Presidente della FIA, ovviamente, non fa nomi in proposito, ma nota che alcuni soggetti, oltre ai problemi di prestazione, hanno anche difficoltà di management.

Andretti General Motors
Michael e Mario Andretti

Andretti, secondo il numero uno di Place de la Concorde, acquisendo una scuderia oggi claudicante potrebbe alzare  il livello della griglia attuale. Questo dietrofront nei confronti degli Andretti che aveva sponsorizzato fortemente all’inizio di tutta la vicenda potrebbe essere letto come un primo passo verso la pacificazione tra la FIA, e la FOM.

In questo momento si sta trattando il nuovo Patto della Concordia e la FIA non vuol essere d’intralcio agli affari dei team e di chi gestisce il lato commerciale della Formula 1.

Ancora, le elezioni per lo scranno federale non sono lontane e avere il supporto della proprietà della serie non sarebbe male. Forse Andretti paga lo scotto di una tensione di livello più alto. Giochi di potere che ne condizionano l’avventura. Peccato.


Crediti foto: FIA, Andretti

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