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F1: l’andamento speculare che segna il passaggio di consegne tra Red Bull e McLaren

In questa fase del campionato di F1 2024 la McLaren, ribaltando del tutto gli andamenti, fa esattamente ciò che riusciva a fare la Red Bull RB20 nelle fasi iniziali. Ecco l'anatomia del sorpasso prestazionale della MCL38

Diego Catalano by Diego Catalano
4 Ottobre 2024
in F1, F1 Analisi e tecnica, F1 in numeri, News
Tempo di lettura: 4 minuti
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Distacchi F1 2024

Anatomia del recupero che la McLaren ha operato ai danni della Red Bull nel Campionato di F1 2024

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A volte, certe tendenze risultano più chiare attraverso un’immagine che ne amplifica l’impatto visivo. Osservando il grafico riportato nella copertina di questo articolo, si può notare come il mondiale di F1 2024 segua un andamento speculare in termini di distacco al traguardo tra il primo piazzato e il secondo.

L’immagine, che replichiamo anche in basso per comodità – e che viene sviluppata nella tabella che troverete più avanti – evidenzia i margini tra il vincitore di ogni Gran Premio e chi è arrivato alle sue spalle. Sono state analizzate tutte le 18 gare fin qui disputate per provare a dare un quadro completo dei trend. Dall’immagine si percepisce chiaramente come, tracciando un’immaginaria linea mediana al centro del grafico, si sviluppi una situazione speculare.

Distacchi F1 2024
Anatomia del recupero che la McLaren ha operato ai danni della Red Bull nel Campionato di F1 2024

All’inizio dell’anno, quando la Red Bull dominava, riusciva a imporre distacchi piuttosto significativi a una concorrenza che andava riorganizzandosi. Cosa che oggi, con i valori tecnici completamente ribaltati, riesce a fare la McLaren.

Nel primo Gran Premio, quello del Bahrain, la vettura di Milton Keynes ha imposto un gap al traguardo di oltre 20 secondi. Una situazione che si è riproposta solo alla diciottesima gara, con la McLaren che ha superato nuovamente questa fatidica soglia, a scapito proprio della Red Bull.

A segnare il metaforico passaggio di testimone è il fatto che i delta più ampi in questa stagione siano stati imposti prima dalla RB20 e poi dalla MCL38. Ovviamente, le gare vivono di dinamiche che non possono essere rappresentate dai numeri puri: safety car, imprevisti vari, soste ai box… tutti elementi che possono alterare il dato statistico.

Tuttavia, in generale, si percepisce come l’auto anglo-austriaca abbia perso progressivamente in termini di performance, cedendo il passo alla monoposto di Woking, che da Miami in poi è diventata il punto di riferimento tecnico.

Gran Premio Vincitore Distacco (in secondi)
Bahrain Red Bull (Verstappen) 22.475
Arabia Saudita Red Bull (Verstappen) 13.643
Australia Ferrari (Sainz) 2.366
Giappone Red Bull (Verstappen) 12.535
Cina Red Bull (Verstappen) 13.773
Miami McLaren (Norris) 7.612
Emilia Romagna Red Bull (Verstappen) 0.752
Monaco Ferrari (Leclerc) 7.152
Canada Red Bull (Verstappen) 3.879
Spagna Red Bull (Verstappen) 2.219
Austria Mercedes (Russell) 1.906
Gran Bretagna Mercedes (Hamilton) 1.465
Ungheria McLaren (Piastri) 2.141
Belgio Hamilton (Mercedes) 0.647
Olanda McLaren (Norris) 22.896
Italia Ferrari (Leclerc) 2.664
Azerbaijan McLaren (Piastri) 10.910
Singapore McLaren (Norris) 20.945

F1 2024: Ferrari e soprattutto Mercedes mai dominanti nei distacchi

Osservando anche le altre auto capaci di vincere — Ferrari e Mercedes, con tre round a testa — si nota che, quando sono arrivate prime al traguardo, non sono mai riuscite a imporre distacchi significativi. Il delta più ampio è stato imposto da Charles Leclerc nella vittoria del GP di Monaco, in cui ha chiuso con poco più di sette secondi sul secondo classificato.

A conferma del fatto che né la SF-24 né la W15 abbiano vinto sbaragliando la concorrenza, si nota che nessuna delle due ha mai superato i 10 secondi di margine sotto la bandiera a scacchi. Emblematico il caso del Gran Premio di Spa-Francorchamps, in cui Lewis Hamilton ha tenuto testa a Max Verstappen chiudendo con meno di un secondo di vantaggio, il margine più esiguo dell’intero Campionato del Mondo 2024.

I dati presentati non tengono conto ovviamente delle Sprint Race, gare anomale che non prevedono pit stop e non offrono elementi statistici significativi, poichè in diciotto round se ne sono disputate solo tre. Da qui alla fine, con sei tappe ancora in palio, si terranno altre tre corse brevi. Questo potrebbe essere un elemento determinante per decidere le sorti del mondiale 2024, che resta ancora in bilico.

Al Gran Premio di Austin vedremo molti team presentare diverse novità sulle proprie vetture. Chissà se questo elemento sarà in grado di modificare l’andamento descritto in questo articolo.


Crediti foto: Formulacritica

Tags: F1F1 2024News
Diego Catalano

Diego Catalano

Partenopeo Classe 1977 con formazione nell’ambito delle Relazioni Internazionali. La passione per il motorsport nasce sin dalla prima adolescenza. Proprio questa forte pulsione mi ha portato, negli anni, a volermi cimentare con la narrazione di ciò che circonda la Formula Uno. Ho fatto parte, come fondatore, di diversi progetti editoriali a tema: MotorQube, Fatti di Motori, Undici Metri; esperienze chiusesi ma che mi hanno permesso di approdare in FormulaUnoAnalisiTecnica. Realtà nella quale, per cinque anni, ho ricoperto il ruolo di caporedattore e coordinatore. Nel gennaio del 2024 ho deciso di rimettermi in gioco creando Formulacritica.it, un contenitore plasmato sulle mie necessità espressive che ho voluto impostare su un modo di raccontare il motorsport diverso, votato all’analisi concettuale del fenomeno. In parallelo curo un altro figlio editoriale: PuntoNapoli. A tempo perso pesto sui tamburi e sui piatti di una batteria e provo a dare del tu a un paio di bassi elettrici. Con risultati rivedibili. La musica e il prog-rock sono un’altra ragione di vita. Ne parlo su No Limits Radio nello spazio denominato "Blog To The Edge" del quale esistono proiezioni sui principali social network e su YouTube.

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