A inizio stagione Alpine era probabilmente l’ultima forza in griglia, a causa dei noti problemi legati al peso, decisamente sopra il limite consentito, e legati alla parte aerodinamica della monoposto. Nelle prime gare, infatti, sia Gasly che Ocon, due piloti che comunque sono abituati a lottare per posizioni ben più alte, si sono ritrovati nelle retrovie, senza alcuna speranza di poter risalire la griglia.
Questa performance misera della A524 ha causato una rivoluzione all’interno della squadra. Molti nomi hanno lasciato Enstone, ma altrettanti nuovi sono entrati, come Oliver Oakes, Flavio Briatore, che proprio con Renault ha vinto due mondiali con Alonso, e l’ex Ferrari David Sanchez.
Ovviamente, non è nostra intenzione dare il merito alla “cura miracolosa” di Briatore, come qualcuno ha voluto far passare, bensì si vuole premiare il lavoro svolto da donne e uomini di Enstone, che hanno saputo ribaltare una situazione abbastanza critica arrivando a conquistare il sesto posto nel Costruttori. Tuttavia, non bisogna dimenticare dell’enorme “spinta” avuta a Interlagos, con il doppio podio conquistato da Alpine che l’ha rilanciata in classifica.
Alpine: arrivare in top 5 nel 2025 in attesa del 2026 con una power unit prodotta da Mercedes
Quella del 2025 sarà una stagione di transizione verso il 2026 dove è già programmato il cambio regolamentare. Per questo motivo, si pensa che i team, arrivati ad un certo punto della stagione, lavoreranno esclusivamente sulla nuova monoposto. Partendo quindi da questo presupposto, Aston Martin potrebbe dedicare le risorse della squadra sulla vettura del 2026, sotto la supervisione di un certo Adrian Newey.

Allora, Alpine potrebbe riprendersi la quinta posizione del Costruttori, visto che Aston Martin non ha particolarmente entusiasmato in quest’ultima parte della stagione. In molti appuntamenti non è stata vettura da top 10, e solo Alonso, grazie al suo immenso talento, ha portato risultati, con un Lance Stroll demotivato e decisamente non all’altezza del proprio compagno di squadra e dei rivali intorno a lui.
Il quinto posto garantirebbe alla compagine transalpina più fondi da investire sulla monoposto 2026, che vedrà poi l’utilizzo delle power unit di Mercedes. Potenzialmente, potremmo assistere ad un processo di crescita simile a quello avuto da McLaren. Ecco perché sarà essenziale fare bene la prossima stagione e cercare di essere i primi dopo i 4 colossi McLaren, Ferrari, Red Bull e Mercedes.
Alpine e il dilemma piloti: Pierre Gasly ha dimostrato di essere un top driver. Il compagno di squadra sarà all’altezza?
L’unico dubbio che persiste in Alpine è la coppia di piloti. Pierre Gasly può ormai essere considerato come uno dei migliori piloti in griglia. Dopotutto, grazie alle sue prestazioni, Alpine è riuscita a sconfiggere Haas nella lotta per il sesto posto.

Resta l’incognita Jack Doohan, un pilota che ha fatto bene nelle categorie inferiori, ma che sembra non aver ancora ottenuto la piena fiducia dell’imprenditore italiano. In molti sostengono che abbia a disposizione solo 5 gare per convincere Briatore, e ad Abu Dhabi non ha proprio impressionato, anche se comunque era solo la sua prima apparizione in F1. E con un Colapinto libero, così come l’ingaggio di Paul Aron come pilota di riserva, sembra che Briatore abbia abbastanza scelta nel caso decida di sostituire l’australiano.
Sappiamo che la F1 è un mondo spietato che pretende subito il risultato, e lo stesso Briatore ha fatto intendere che non esiterebbe a piantare in asso Doohan per il bene di Alpine, in quanto è stato chiamato dai vertici del team per riportare in alto il nome della compagine francese.
Crediti foto: Alpine