F1 al sabato: i mezzi flop Sakhir e Jeddah riscrivono il calendario

Sakhir e Jeddah hanno dimostrato che la F1 al sabato non può funzionare. Quindi i suddetti eventi saranno allontanati dal Ramadan rimettendo Melbourne nel ruolo di apripista

L’esperimento è fallito. Le gare che hanno aperto il mondiale di F1 2024, Bahrain e Arabia Saudita, avevano visto l’anticipo di un giorno per rispettare il Ramadan e gli eventi ad esso legati. Liberty Media aveva dato l’ok e lo aveva fatto non tanto per uno slancio religioso, ma per testare se un gran premio al sabato potesse offrire un’impennata nell’audience media. 

I numeri, che gli organizzatori vendevano come strabilianti, non hanno soddisfatto. Le due gare hanno offerto un calo dei contatti rispetto all’anno precedente e s’è capito che il format non può essere replicato.

Proprio per tale ragione si sta pensando di allontanare dal Ramadan gli eventi sportivi che si tengono nei paesi a maggioranza islamica. L’Australia, pertanto, dovrebbe tornare a essere l’appuntamento di debutto del mondiale di F1, già a partire dal 2025. A ruota sarebbe piazzato il Gp di Cina per poi arrivare al triple header Suzuka, Bahrain Jeddah da tenersi ad aprile, quando la solenne festività musulmana si sarà già consumata.

Sergio Perez (Oracle Red Bull Racing) - Gp Australia 2024

Per ora si tratta di spifferi provenienti da Place de la Concorde, sede della Federazione Internazionale dell’Automobile. Liberty Media pare stia spingendo forte su questa opzione. E se la proprietà insiste è difficile che lo scenario non si concretizzi.

L’Albert Park, che ha rinnovato fino al 2037 con la FOM, potrebbe quindi riprendere il ruolo che ha avuto per molti anni. Cosa che oggi si sposerebbe anche con una migliore razionalizzazione del calendario che deve ottemperare alle necessità della F1 di rispettare il programma Net Zero Carbon 2030. 


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing

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