Come un fulmine a ciel sereno, il 1° maggio 2024, mentre il mondo della F1 celebrava la figura di Ayrton Senna nel 30° anniversario della sua scomparsa e della nascita della sua leggenda, la Red Bull, con un comunicato a dir poco opaco, annunciava la separazione dal suo storico ingegnere aerodinamico, l’uomo più vincente della F1: Adrian Newey, artefice delle vittorie in Formula 1 della scuderia anglo-austriaca in 19 anni di collaborazione.
Immediate sono state le reazioni dei mass media, dei fan e degli appassionati della categoria, che subito hanno speculato sul futuro del “Genius” di Colchester. C’era chi lo dava per certo in Ferrari, con i cancelli di Via Abetone chiusi alle spalle di Newey, dove la scuderia più vincente ed iconica della Formula 1 avrebbe ingaggiato il suo omologo nel campo dell’ingegneria aerodinamica; e chi invece lo vedeva, nella sua terra natia, in Inghilterra.
Purtroppo per il sogno di milioni di tifosi della Rossa, Adrian Newey ha scelto di rimanere in Gran Bretagna, precisamente a Silverstone, a due passi dalla culla della Formula 1, dove dal 1° marzo sarà Managing Technical Partner dell’Aston Martin, team di proprietà del magnate Lawrence Stroll che non ha badato a spese pur di ingaggiarlo e cedendogli delle quote della scuderia, rendendolo di fatto co-proprietario.
L’Aston Martin, dopo un 2023 che poteva far pensare a un ottimo punto di partenza per il proprio futuro, ha vissuto un 2024 a dir poco deludente, ma è comunque riuscita a essere la “prima delle altre” dopo i quattro top team della categoria.
Adrian Newey è stato uno degli acquisti fatti nella campagna faraonica condotta da Lawrence Stroll per far emergere la sua scuderia. Gli altri sono stati Andy Cowell (team principal e CEO) ed Enrico Cardile, ex Ferrari, che ha assunto il ruolo di direttore tecnico.
Adrian Newey – Aston Martin: una sfida inedita
Newey si ritrova davanti a una sfida tutta nuova, a differenza della Red Bull, che era al debutto in Formula 1 nel 2005, quando i primi anni furono caratterizzati da assoluta passione più che dalla spasmodica ricerca della vittoria
Stroll, oltre a migliorare il comparto tecnico, ha stipulato un accordo di motorizzazione con la Honda per il 2026 (il nuovo regolamento rivoluzionerà il concetto di power unit e si abbandonerà l’effetto suolo), rendendo di fatto la squadra indipendente dalla Mercedes. Inoltre, ha migliorato e ampliato le sue strutture a Silverstone (leggi qui) e, chissà, potrebbe anche ingaggiare l’attuale campione del mondo Max Verstappen per ricreare il trittico vincente della Red Bull: “Verstappen-Newey-Honda”.
Adesso tocca a Newey che, come gli speziali nel Medioevo, deve trovare la giusta ricetta, la giusta cura per realizzare il sogno di Stroll: portare un marchio storico dell’automobile inglese, l’Aston Martin, al vertice della Formula 1. Forse questa sarà la sua ultima avventura in una straordinaria e irripetibile carriera nella categoria.
Crediti foto: Aston Martin Aramco F1 Team