Lo storico patron della scuderia Jordan, l’irlandese Eddie Jordan, è venuto a mancare all’età di 76 anni dopo una lunga battaglia contro un cancro alla prostata.
Figura eccentrica e carismatica, Jordan è stato uno dei personaggi più amati all’interno del paddock, conquistando fan e addetti ai lavori con il suo stile unico e la sua passione inarrestabile per il motorsport. La sua scuderia, fondata nel 1991, ha lasciato un segno indelebile nella Formula 1, lanciando talenti destinati a fare la storia.
A lui si deve il debutto in F1 di Michael Schumacher, che esordì al volante di una Jordan nel Gran Premio del Belgio del 1991. La scuderia si è distinta per il suo spirito combattivo e per le livree iconiche che hanno reso indimenticabile la presenza del team nel Circus. Jordan ha guidato la squadra fino al 2005, prima della cessione a Midland.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile tra i tifosi della F1 degli anni ’90 e primi 2000, un’epoca in cui il suo team ha saputo emozionare il pubblico con gare avvincenti e colpi di scena memorabili.
La redazione di Formulacritica si stringe attorno ai suoi familiari in questo momento di dolore.