Il calendario ufficiale delle sprint race di Formula 1 per la stagione 2026 è stato confermato e, almeno per ora, non subirà ulteriori espansioni. Dopo le discussioni degli ultimi mesi sull’eventualità di aumentare il numero di mini-gare fino a dieci per stagione, Liberty Media e FIA hanno scelto la via della stabilità, mantenendo in calendario sei appuntamenti, distribuiti tra circuiti storici e piazze di richiamo mediatico.
F1 2026: ecco le sei sprint race
- Cina (Shanghai) – 13-15 marzo | Round 2
- Miami – 01-03 maggio | Round 6
- Canada (Montréal) – 22-24 maggio | Round 7
- Gran Bretagna (Silverstone) – 03-05 luglio | Round 11
- Paesi Bassi (Zandvoort) – 21-23 agosto | Round 14
- Singapore (Marina Bay) – 09-11 ottobre | Round 18
Le sprint del 2026 si correranno quindi in Cina, Miami, Canada, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Singapore. Un mix che unisce mercati fondamentali per l’espansione commerciale del campionato e tracciati che, per layout e spettacolarità, hanno dimostrato di adattarsi bene a questo format breve e intenso.

La decisione di non allargare ulteriormente il pacchetto sprint arriva dopo mesi di riflessioni e di pressioni contrapposte. Da un lato c’era la volontà di spingere sul prodotto, aumentando i contenuti da proporre ai broadcaster e ai tifosi. Dall’altro, i team avevano espresso dubbi legati ai costi, alla gestione delle power unit e al rischio di inflazionare un format che, pur garantendo spettacolo, non ha mai convinto del tutto i puristi della Formula 1.
Alla fine ha prevalso la linea della cautela: sei sprint, posizionate strategicamente durante la stagione, così da non alterare troppo l’equilibrio del mondiale. Questo significa che la Formula 1 continuerà a sperimentare, ma senza forzare la mano, osservando con attenzione la reazione di pubblico, sponsor e squadre.
Le gare brevi resteranno quindi un elemento di forte caratterizzazione del weekend, ma senza trasformarsi nella regola generale. Per chi temeva un futuro in cui la gara corta potesse sostituire quasi del tutto la tradizionale domenica di Gran Premio, la conferma del 2026 è una rassicurazione: il cuore del motorsport rimane intatto. Per ora…
Con questa scelta, Liberty Media manda un messaggio: la Formula 1 vuole crescere gradualmente, senza snaturarsi nell’immediato. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se proseguirà questa linea conservativa o se i vertici della serie, come anticipato da Stefano Domenicali (leggi qui), spingeranno per un campionato ancora più ricco di sprint.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, F1
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