Le regole tecniche della F1 2026 tengono ancora banco, tra chi le promuove e chi le boccia senza appello. In mezzo, c’è chi non si lascia prendere dall’isteria e propone idee migliorative che magari possono essere dibattute già il 28 giugno, quando il faldone normativo arriverà sui banchi del Consiglio Mondiale del Motorsport. Il Consiglio dovrà ratificare il testo o rimandarlo in commissione tecnica per eventuali modifiche.
Il direttore tecnico della Williams, Pat Fry, uomo dalla vastissima esperienza, ha suggerito che la FIA dovrebbe adottare un approccio modulare per superare alcune difficoltà emerse dalla bozza regolamentare presentata alla vigilia del Gran Premio del Canada.
Le auto, negli ultimi anni, sono diventate sempre più pesanti e generose nelle dimensioni, cosa che non ha contribuito a rendere più agevoli i sorpassi, specie su alcuni tipi di pista. I regolamenti della F1 2026 mirano ad affrontare questo problema, impegnandosi a ridurre di 30 kg il peso complessivo.
Tuttavia, le nuove regole relative ai propulsori prevedono un incremento di peso di circa 30 kg. Ciò significa che la perdita di peso totale dovrebbe essere di circa 60 kg. Secondo Fry, questo è un problema piuttosto serio.
L’ingegnere ritiene che i numeri forniti dalla FIA siano molto forzati, perché nessuno, nei fatti e con test di tenuta sempre più severi, riuscirà a ridurre il peso dei telai di 60 kg anche in presenza di ingombri più piccoli. Far dimagrire un mezzo meccanico in questa misura comporterebbe spese che, oggi, con il budget cap che diverrà ancora più limitante, è quasi impossibile mettere in cantiere.

F1 2026: diminuzione del peso per step graduali
Fry propone dunque di fissare delle soglie da raggiungere anno dopo anno. È necessario stabilire un obiettivo difficile ma comunque raggiungibile e poi abbassarlo gradualmente. Questa è la soluzione concreta che aiuterebbe a mettere fine ai musi lunghi.
Fry, pur rimanendo fiducioso sul fatto che nel tempo la Formula Uno raggiungerà i suoi target, ritiene che i tempi sul giro previsti per il 2026 siano un drastico passo indietro. Le F1 del futuro imminente potrebbero davvero essere più lente delle Formula 2 su alcune piste.
Si stima che su certi tracciati il tempo possa aumentare di 12 o 13 secondi. Un aumento che spaventa, perché snaturerebbe la stessa idea di F1. Il tempo stringe, i decisori sono chiamati a deliberare definitive regole alle quali sarà possibile lavorare tra appena cinque mesi. Ad oggi, il testo completo è ancora un’idea avvolta nella nebbia.
Crediti foto: F1
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