La Nuova formula 1 non è poi così lontana. Quel che accadrà nel 2026 è ormai noto da un punto di vista regolamentare, anche se passibile di qualche modifica (leggi qui). Oltre alla sfera aerodinamica, sarà il comparto motoristico a subire importanti modifiche che andiamo ad elencare nelle righe successive in un recap che di tanto in tanto si rende necessario per rinfrescare la memoria.
F1 2026: le nuove power unit
L’obiettivo dei vertici della Formula Uno nel disegnare i testi normativi è quello di aumentare l’efficienza generale delle vetture nell’ottica dell’applicazione del programma Net Zero Carbon. Il focus sarà incentrato sulla riduzione delle emissioni e il comparto motori sarà decisivo in questo cammino concettuale.
Costruito sulle fondamenta del motore ibrido più efficiente al mondo attualmente utilizzato in Formula 1, il propulsore 2026 erogherà ancora più potenza rispetto alle attuali Power Unit. La potenza derivata dall’elemento ICE scenderà da 550-560 kW a 400 kW. Ad aumentare drasticamente è la componente batteria: da 120 kW si schizza a 350 kW, con un incremento di quasi il 300% della potenza elettrica. In questo modo le prestazioni vengono mantenute, mentre la sostenibilità ecologica aumenta.
Inoltre, la quantità di energia che può essere recuperata durante la frenata è raddoppiata, con un totale di energia recuperabile di 8,5 MJ per giro.
Le unità motrici che debutteranno tra meno di due anni si baseranno sulle seguenti caratteristiche fisiche: il peso minimo verrà fissato a 130 chilogrammi, quello del turbocompressore sarà di 12 kg. L’ MGU-K, unico motogeneratore elettrico che rimarrà dopo l’abolizione dell’ MGU-H, dovrà pesare almeno 16 chilogrammi con una batteria abbinata da 35 chili. L’MGU-K accresciuto in portata e dimensioni dovrebbe essere piazzato nelle vicinanze del pacco batterie che rimarrà sotto al serbatoio.
Messe insieme, queste parti portano il peso totale dell’unità a 193 kg, circa il 23% in più rispetto ad ora. L’ICE sarà alimentato da una miscela sostenibile al 100%. Il flusso del mix aria-benzina dipenderà dal potere calorifico la cui quota dovrebbe essere di 3.000 megajoule per ora.
A quanto sopra riportato si aggiungono delle modifiche all’uso della potenza. Sarà infatti introdotta la modalità “push to pass” con la quale il pilota potrà contare su un extra boost per attaccare i rivali in pista. I dettagli sono definiti dall’articolo 5.4.8 del regolamento tecnico.
Nella seconda parte del comma in quesitone, la FIA parla di “modalità override” da attivare manualmente per migliorare le possibilità di sorpasso. Mentre il dispiegamento di questa potenza suppletiva di un’auto di testa si ridurrà dopo 290 km/h, raggiungendo lo zero a 355 km/h, l’auto successiva beneficerà dell’MGU-K Override che fornisce 350 kW fino a 337 km/h e +0,5 MJ di energia extra. In pratica si può dire che sia questo il nuovo DRS della Formula Uno del futuro perché quello ora in uso verrà eliminato, salvo ripescaggi “last minute”.

F1 2026: Mercedes è in vantaggio?
Questo è il quadro complessivo entro il quale si muoveranno i motoristi presenti dal 2026, che ricordiamo essere: Red Bull Powertrains, Ferrari, Honda, Audi e Mercedes. Proprio quest’ultima dovrebbe sostituire i propulsori della Renault nelle pance delle Alpine del futuro. In ogni caso i motori della Stella a Tre Punte vengono osservati con particolare attenzione.
Forse si tratta semplicemente di una dinamica storica: visto che AMG F1, all’alba del cambio normativo che ha introdotto le power unit turbo ibride, è stata più capace degli altri di individuare una strada tecnica vincente, si crede che questa dinamica possa ripresentarsi.
È praticamente impossibile sbilanciarsi, visto che nessun motorista ha fornito dati sull’avanzamento dei rispettivi progetti. Al massimo possiamo attenerci alle parole proferite dai protagonisti. Tra questi spicca James Vowles, un ingegnere che l’epopea Mercedes l’ha vissuta dall’interno e che ora guida un team che accoglierà i propulsori prodotti a Brixworth anche nel 2026.
Parlando al podcast “Beyond The Grid”, il team principal della Williams ha offerto il suo punto di vista sui regolamenti 2026 e sullo stato di avanzamento del progetto Mercedes AMG High Performance Powetrains.
“Penso che la Mercedes abbia fatto un lavoro eccezionale, motivo per cui sono stato molto felice di ottenere il prolungamento della fornitura. Penso che vedrete differenze tra le unità di potenza che oggi non esistono. Oggi, praticamente tutte le unità di potenza sono molto simili. Penso che le cose cambieranno nel 2026 e vedrete una differenza tra le unità di potenza. Non credo però che sarà ai livelli del 2014, quando c’era una così ampia disparità nel campo“.

I motori, quindi, torneranno a fare la differenza. Questo può essere un aspetto positivo, ma al contempo incute un po’ di timore. Se dovesse instaurarsi nuovamente una “formula motore“, nonostante il meccanismo del budget cap dedicato anche ai costruttori di propulsori e il congelamento normativo che i vertici della categoria hanno in mente, sarebbe molto difficile ipotizzare recuperi immediati.
Sappiamo bene che Liberty Media vuole scongiurare la creazione di una categoria nuovamente sbilanciata in favore di un singolo a scapito della pluralità. Tuttavia, il pericolo concreto è che un nuovo soggetto possa emergere sbaragliando la concorrenza. Ovviamente, ad oggi, questi sono discorsi concettuali perché, lo ribadiamo con forza, mancano elementi su cui erigere analisi credibili.
Ma le parole di Vowles lasciano immaginare che qualcuno potrebbe avvantaggiarsi nel nuovo contesto regolamentare, godendo di un margine riducibile solo nel medio-lungo periodo.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, F1