Il paddock della F1 sta già vivendo i primi sussulti della campagna trasferimenti in vista del 2026, tra scenari suggestivi, movimenti incrociati e un nome che, ancora una volta, catalizza l’attenzione: Max Verstappen. Il futuro dell’olandese, sotto contratto con Red Bull fino al 2028, è al centro di una partita a scacchi che potrebbe riscrivere le gerarchie della griglia.
F1 2026, Max Verstappen: tra fedeltà condizionata e clausole d’uscita
Sebbene formalmente vincolato alla scuderia di Milton Keynes, Verstappen disporrebbe di una clausola di uscita attivabile nel corso della stagione in caso di mancato piazzamento tra i primi due del campionato entro una determinata finestra temporale, individuata da più fonti attorno alla pausa estiva. Non una congettura visto che l’imbeccata l’ha data Helmut Marko a più riprese, confermandola pochi giorni fa come da noi riportato: leggi qui.
Red Bull, consapevole della fragilità di questo legame, osserva con attenzione l’andamento delle gare, conscia che episodi come il fine settimana difficile in Bahrain non dovranno ripetersi se si vuole contenere la pressione di team rivali pronti ad approfittare di ogni spiraglio. Perché un fenomeno come Max è appetito a molti. E l’olandese, in questa fase, ha orecchie per ascoltare.
Proprio per tale ragione, il team capitanato da Christian Horner, per tutelarsi, avrebbe già sondato il terreno con George Russell che non ha ancora rinnovato il suo contratto con Mercedes che spira a fine 2025. Toto Wolff, nei giorni scorsi, aveva lasciato intendere che le contrattazioni sarebbero presto partite, ma pare che il pilota di King’s Lynn avrebbe già intrattenuto colloqui informali con Horner. Un segnale evidente che anche a Milton Keynes si lavora su piani alternativi in caso di addio del quattro volte campione del mondo.

F1 2026 – Mercedes sospesa tra attesa strategica e rischio calcolato
Dall’altra parte, la Mercedes è sospesa in una fase di studio. Il team principal Toto Wolff non ha ancora definito i dettagli del rinnovo con Russell, lasciando aperta una possibilità che molti considerano tutt’altro che remota: l’approdo di Verstappen a Brackley.
La posizione della scuderia anglotedesca è delicata. Da un lato, consolidare il rapporto con Russell, pilota cresciuto all’interno del programma della Stella a Tre Punte, appare come una mossa logica. Dall’altro, l’ipotesi di attendere lo sviluppo della clausola di Verstappen consente a Wolff di rimanere aperto di fronte a un’occasione irripetibile.
Il prezzo da pagare? Esporsi al rischio che Red Bull si muova per tempo, sottraendo Russell e lasciando la Mercedes a riorganizzarsi all’ultimo minuto. Un po’ come accaduto con l’addio di Lewis Hamilton. Un’opzione di emergenza potrebbe essere rappresentata da un ritorno di Valtteri Bottas, oggi ai margini della F1 ma desideroso di rientrare nel giro nel 2026. Ma siamo quasi al fantamercato perché un team così ambizioso, specie in vista della rivoluzione regolamentare del 2026, non vorrà presentarsi con un Andrea Kimi Antonelli ancora in fase di rodaggio e un driver come il finnico che ha ancora poco da dire e da dare in una carriera che non lo ho mai visto essere un vero leader.

F1 2026: il mercato ruota intorno a Max Verstappen
Se Verstappen dovesse attivare la clausola e liberarsi dalla Red Bull, i pretendenti non mancherebbero. La Mercedes resta l’alternativa più concreta, per competitività e strutturazione. Ma anche l’Aston Martin, forte dei finanziamenti sauditi e della prospettiva di un progetto ambizioso con Honda e Adrian Newey all’orizzonte, rappresenta una destinazione credibile. Max, in questo caso, troverebbe diverse facce amiche, professionisti coi quali ha lavorato in ottima sinergia e con i quali ha conosciuto le più grandi gioie della sua carriera luminosa.
Un’ipotesi più radicale – ma non esclusa – è quella dell’anno sabbatico. Verstappen, all’apice della carriera, potrebbe scegliere di prendersi una stagione lontana dalla F1 per valutare con lucidità il nuovo equilibrio tecnico del 2026, magari disputando eventi Endurance come la 24 Ore di Le Mans.
La posizione di Russell si fa tanto più interessante quanto più è incerta quella di Verstappen. Se Wolff decidesse di puntare sul pilota Red Bull, il britannico rischierebbe di restare scoperto. In tal caso, Red Bull stessa potrebbe proporgli un passaggio diretto, ma non è detto che Russell sia la prima opzione per Horner, che in passato ha fatto una corte serrata a Lando Norris. Questa resta una possibilità, anche se il 2024 e questo inizio 2025 hanno mostrato una certa fragilità mentale del driver di Bristol, cosa che potrebbe frenare Red Bull che invece ha sempre puntato su un n°1 dalla “testa d’acciaio”.

Qualora il domino innescasse movimenti in serie, uno spiraglio alla McLaren potrebbe aprirsi per Russell per il quale non si immagina approdi in altri team clienti della Stella a Tre Punte come ad esempio Williams o Alpine.
A oggi, il futuro di Verstappen resta bloccato dalla sua stessa clausola. Fino a quando non sarà chiaro se resterà competitivo ai vertici del campionato, ogni trattativa resta in ghiacciaia. Ma con l’estate come potenziale spartiacque, le prossime settimane potrebbero rivelarsi determinanti per sbloccare un effetto domino che rischierebbe di ridisegnare l’intera griglia 2026 e al quale, per ora, la Ferrari non partecipa ritenendo la sua coppia blindata nonostante le difficoltà che sta vivendo Lewis Hamilton.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Oracle Red Bull Racing, McLaren F1