F1 – È stato un Mugello autunnale e difficile quello che ha accolto Pirelli per la due giorni di test dedicata allo sviluppo degli pneumatici 2026. La pioggia, caduta con frequenza e a tratti con intensità, ha condizionato pesantemente il programma della casa milanese, impegnata insieme a Ferrari e Haas in un lavoro che avrebbe dovuto concentrarsi soprattutto sulle mescole più dure della gamma per la stagione della rivoluzione tecnica..
La giornata conclusiva ha visto Charles Leclerc inaugurare le prove mattutine con la rossa, completando soltanto 25 giri tutti con gomme intermedie. Il miglior crono del monegasco si è fermato a 1’34″914, senza possibilità di confrontarsi in maniera costante con gli pneumatici slick. Nel pomeriggio il volante è passato a Guanyu Zhou, chiamato a proseguire il programma. Il cinese ha svolto 75 tornate complessive alternando intermedie, wet estreme e infine alcune prove con le slick, stabilendo un tempo di riferimento in 1’22″012.
Il bilancio, inevitabilmente, è stato segnato dalle condizioni meteo. Mario Isola, Direttore Motorsport Pirelli, ha sintetizzato così: “Purtroppo il meteo non ha aiutato. È un peccato, perché il Mugello non è solo un circuito meraviglioso, ma anche molto impegnativo per le gomme e sarebbe stato utile fare un giro costante per definire le mescole più dure. Ora dovremo terminare il lavoro di analisi dei pochi dati che abbiamo raccolto in questi due giorni e incrociarli con quelli delle sessioni precedenti“.

F1 2026: i test non finiscono
Il programma Pirelli prevede ora altri due giorni di test dopo il Gran Premio di Città del Messico, dedicati alle mescole più morbide e finalizzati alla loro omologazione. Nel frattempo, i dati raccolti al Mugello verranno comunque utilizzati per arricchire lo sviluppo delle coperture da bagnato, un fronte su cui la pista toscana ha offerto terreno prezioso. “Se vogliamo cercare degli aspetti positivi, almeno siamo riusciti a testare le gomme da bagnato su una pista reale, raccogliendo dati e approfondimenti che saranno utili per lo sviluppo a medio-lungo termine. Infine, vorrei ringraziare Haas e la Scuderia Ferrari per la collaborazione“, ha concluso Isola.
L’appuntamento del Mugello, pur penalizzato dal meteo, conferma quanto sia cruciale la fase di collaudo in vista delle nuove specifiche 2026: la capacità di validare in condizioni reali mescole e costruzioni rimane il passaggio fondamentale per arrivare preparati al debutto regolamentare.
Crediti foto: Pirelli Motorsport
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