F1 2026: giudizio sospeso

Max Verstappen, in controtendenza rispetto a molti osservatori, preferisce attendere il verdetto della pista invece di bocciare preventivamente le regole della F1 del 2026

L’attesa non sarà ancora lunga: poco più di un anno e mezzo e potremo vedere all’opera le vetture di F1 2026, quelle di nuovissima generazione. Auto rivoluzionate rispetto a quelle che stanno animando il campionato 2024 e che subiranno una metamorfosi scaturita dalla bocciatura di alcuni principi che nel triennio “Next Gen” non hanno convinto del tutto.

L’effetto suolo, l’espediente che doveva servire a creare mezzi meno sensibili all’aria sporca, sarà accantonato semplificando il disegno dei pavimenti e riducendo la portata dell’estrattore, cosa che dovrebbe anche permettere alle auto di abbattere una parte dell’effetto spray che si verifica in condizioni da bagnato. 

In linea di massima, il punto nodale sul quale si baserà la nuova generazione di monoposto è l’agilità. Le macchine punteranno a migliorare l’attitudine “race”. L’obiettivo è quello di consentire ai piloti di lanciarsi in duelli più ravvicinati. Segno evidente che l’attuale generazione non aveva centrato gli scopi prefissati in sede di delibera. Ora si intende superare una volta e per tutte questo tipo di difetto.

Le vetture, in quest’ottica, subiranno un alleggerimento. Il peso calerà di 30 kg rispetto alle auto di Formula 1 dell’attuale generazione. Anche questo contribuirà a migliorare  la maneggevolezza generale nonché l’efficienza.

In tal senso sarà determinante il ruolo delle unità di potenza che saranno del tutto riprogettate. Le power unit conteranno su un incremento del 300% di potenza in più conferita dalla batteria. Rimarrà lo schema turbo-ibrido senza l’ausilio dell’MGU-H che sarà bandito.

L’aerodinamica dovrà abbinarsi alle nuove unità propulsive e dovrà consentire manovre di sorpasso più fluide. I piloti potranno contare su una “Modalità Overridecon la quale disporre di un maggiore dispiegamento di potenza in alcune fasi di gara. 

La Formula Uno del futuro sarà iper-competitiva nelle intenzioni del legislatore. I costruttori hanno risposto con entusiasmo visto che ci saranno ben sei motoristi all’appello, un piccolo record per la serie: Ferrari, Mercedes, Alpine (da valutare visti gli ultimi sviluppi), Honda, Audi e Red Bull Ford Powertrains.

Le unità motrici saranno alimentate già nel 2026 con carburante al 100% sostenibile. Questa è una vera e propria sfida che deve soddisfare i requisiti imposti dal programma Net Zero Carbon che la Formula Uno ha sposato convintamente. I motoristi valutano quella delle benzine ecosostenibili una grande possibilità per permettere alla propulsione del futuro di non andare sul full electric. Ecco perché la risposta è stata così ampia. 

Max Verstappen
Max Verstappen, Red Bull

F1 2026: Max Verstappen sospende il giudizio prima dei test in pista

Disposizioni, quelle presentate sommariamente nelle righe precedenti, che hanno generato discussioni e critiche. Alcune di queste preventive. Non si piega al preconcetto Max Verstappen che intende esprimersi solo dopo essersi calato nei nuovi abitacoli. 

Sicuramente sarà diverso”, ha esordito Max ai microfoni di Formula.hu. “In alcuni punti le vetture potrebbero essere un po’ più lente, ma quando debutta un regolamento nuovo è sempre difficile prevedere se avrà un impatto positivo o negativo”.

Preferisco tenere una posizione neutrale – ha sottolineato il tre volte iridato – e aspettare di guidare le nuove vetture, poi a quel punto vedrò come andrà. L’ultimo ciclo regolamentare per me ha funzionato molto bene e la squadra è diventata competitiva, ma ogni volta che arriva un regolamento nuovo non si sa mai cosa succederà”.

Posizione condivisibile quella di Max Verstappen che ha dimostrato di sapere essere posato e saggio. A differenza di chi, forse in maniera troppo frettolosa, ha già decretato il fallimento del nuovo impianto normativo.


Crediti foto: F1

Exit mobile version