Dal 2026 la Formula 1 entrerà in una nuova era tecnica con vetture ibride di oltre 1.000 cavalli che richiederanno un controllo accurato della gestione dell’energia. La FIA sta lavorando a ottimizzazioni di un regolamento complesso per evitare velocità eccessive e comportamenti pericolosi in pista.
Il nuovo power unit unisce circa 400 kW (oltre 540 CV) dal motore a combustione a una componente elettrica fino a 350 kW (475 CV). Sommando le due fonti di spinta, le monoposto potrebbero superare abbondantemente i 1.000 CV. Tuttavia, l’utilizzo della potenza elettrica non sarà continuo: le batterie avranno capacità di ricarica e scarica limitate, rendendo la gestione dell’energia un fattore centrale nell’economia delle gare.
Nikolas Tombazis, Direttore Tecnico FIA, spiega: “Con più potenza elettrica e batterie che non possono lavorare sempre al massimo, la gestione diventa una sfida cruciale. È qui che arriveranno le vere innovazioni”, riporta AMuS.

F1 2026: misure specifiche per alcuni tracciati
Uno dei rischi principali riguarda le velocità massime. Toto Wolff, team principal Mercedes, ha avvertito che senza limitazioni si potrebbero toccare i 400 km/h: leggi qui. A Montecarlo, ad esempio, nel tunnel le vetture potrebbero arrivare a 350 km/h, ben oltre gli attuali 290. Per questo la FIA ha imposto che la potenza venga ridotta in modo graduale sui rettilinei, così da evitare cali improvvisi e situazioni pericolose.
Le limitazioni cambieranno da circuito a circuito. A Montecarlo e Singapore sarà attiva una modalità speciale a potenza ridotta, mentre sugli altri tracciati si potrà sfruttare la piena potenza. Inoltre, è stato stabilito un tetto al recupero di energia: al massimo 9 megajoule per giro, ma con restrizioni specifiche per qualifiche e gara. Su piste velocissime come Jeddah o Monza, ad esempio, i valori saranno molto più bassi.

Dal 2026 sparirà anche il DRS: l’apertura dei flap alari sarà automatica sui rettilinei, mentre per i sorpassi arriverà un nuovo sistema di “boost elettrico” che potrà essere attivato solo entro un secondo dall’auto davanti, proprio come accade oggi col DRS. Le aree di attivazione sono già state definite, ma a differenza dell’attuale sistema ce ne sarà solo una per circuito.
La FIA continua a testare il pacchetto con i team attraverso i simulatori e non ha ancora finalizzato le regole definitive. Tuttavia, un punto è chiaro: nel 2026 non vincerà solo chi avrà più potenza, ma chi saprà gestirla meglio.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Renault
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